La Lazio soffre ma vince e coltiva il sogno Champions: 4-3 al Genoa, ancora decisivo Correa
La Lazio crede alla rimonta Champions e lo dimostra con il pesantissimo successo interno con il Genoa, che dà seguito a quelli con Benevento e Milan: per la formazione biancoceleste qualche brivido finale nonostante quattro gol e la grande vena dimostrata da Correa in primis, ma anche da Immobile, Lazzari e non solo. La squadra di Ballardini deve rimproverarsi soprattutto la prima mezz'ora, quando di fatto si è giocato ad una sola porta.
Lazzari sgasa a destra e dopo una bella combinazione con Immobile è l'attaccante ad impegnare Perin con il sinistro, ma l'avversario è attento. Dopo neanche cinque minuti i biancocelesti sono già andati due volte ad un passo dal gol: cross del solito Lazzari, Lulic va a colpire indisturbato sul secondo palo ma non inquadra la porta da posizione invidiabile. Ma la squadra di Inzaghi non demorde, anzi se possibile accelera ancora: Luis Alberto da due buone chances, un paio anche Immobile, ma è il Tucu Correa a sbloccare la gara. Il tiro a segno laziale ha finalmente effetto alla mezz'ora, ma molto sfortunata la squadra ospite, che nell'ennesimo tentativo di alleggerimento davanti dentro l'area di rigore, colpisce il destro il Correa. La carambola che ne nasce è imparabile per l'ex estremo difensore della Juventus, fulminato sul palo più lontano. Tutto tranquillo dalle parti di Reina fino al 41', quando il Genoa finalmente alza il proprio baricentro e mette in mezzo un pallone molto insidioso, che Hoedt allontana dopo un paio di lisci. Capovolgimento di fronte e calcio di rigore per i padroni di casa: Radovanovic sbilancia Immobile in area di rigore, nessun dubbio per Giacomelli. Lo stesso Immobile scaccia i fantasmi (3 errori su 6 precedenti tentativi in stagione, ndr) e dagli 11 metri mette in ghiaccio i tre punti.
Dentro Pjaca, Scamacca e Ghiglione nel Genoa: Ballardini cambia tre undicesimi nella sua squadra a fine primo tempo, lasciando in doccia Destro, Radovanovic e Zajc. E dopo un minuto il Genoa la riapre: proprio Ghiglione trova una autostrada sulla destra, supera agilmente Lulic e si presenta a tu per tu con Reina, fornendo un assist centrale che Marusic insacca con un intervento goffo. Dietro di lui era comunque già pronto il tap in di Scamacca. Neanche il tempo di risistemarsi che la Lazio rimette subito le cose a posto: azione travolgente da destra a sinistra, Luis Alberto aggiusta il destro e con un tocco vellutato fulmina ancora Perin, con un tiro a girare sul secondo palo. Per la Lazio arriva anche il punto esclamativo: Correa riceve in area di rigore e si mette in proprio, puntando Biraschi e concludendo con un destro violento e potente sul secondo palo. Perin devia ma non riesce a impedire il poker biancoceleste. Ma non è finita! Il Genoa riaccende la sfida a dieci minuti dalla difesa, sfruttando due ingenuità della squadra di casa: ingenuo calcio di rigore causato da Cataldi, Scamacca dagli 11 metri è freddissimo al cospetto della sua ex squadra, poi tris di Shomurodov su assist di Badelj, che porta alla per almeno 20 metri indisturbato. Inzaghi mette dentro qualche giocatore fresco e neutralizza le ultime velleità del Genoa.