La Juve chiude i conti con la Giustizia Sportiva, “salva” la stagione. Ora può programmare il futuro
La Juventus può finalmente voltare in maniera definitiva pagina e pensare solo alla parte sportiva del club. Si è chiuso nella giornata di ieri il contenzioso con la Giustizia Sportiva per la Vecchia Signora che, dopo i dieci punti di penalizzazione per il primo filone relativo alle plusvalenze, ha ricevuto, nel patteggiamento ideato con la Procura federale, un’ammenda da pagare per il secondo filone relativo alla manovra stipendi. Ora, il team di lavoro entrato in carica pochi mesi fa per governare questa crisi, può dedicarsi al lato sportivo del club.
Alla fine è patteggiamento: per la Juventus, e i dirigenti, un’ammenda.
718.240 euro, è questa la cifra a cui ammonta l’ammenda che la Juventus dovrà pagare e frutto del patteggiamento reso ufficiale nella giornata di ieri; dai 47.000 di Fabio Paratici ai 10.000 di Stefano Braghin invece le cifre per ex e attuali dirigenti bianconeri coinvolti. Fra gli obiettivi del club c’era quello di mettere un punto definitivo alle questioni di Giustizia Sportiva, chiudendo anche le porte a eventuali futuri ricorsi. “La definizione di tutti i procedimenti sportivi FIGC aperti, - recita il comunicato ufficiale diffuso dalla Juventus, - consente infatti alla Società di conseguire un risultato certo, mettendo un punto fermo e superando lo stato di tensione e instabilità che inevitabilmente discenderebbe dalla prosecuzione di contenziosi incerti negli esiti e nei tempi, permettendo inoltre al management, all’allenatore della Prima Squadra e ai giocatori di concentrarsi sull’attività sportiva ed in particolare sulla programmazione complessiva della prossima stagione”.
La prossima stagione “salva”: ora la Juventus può programmare.
L’accordo con il procuratore federale Chiné fornisce alla Juventus l’opportunità, ed è questo sostanzialmente il motivo per cui è stato ricercato, di chiudere i conti con la Giustizia Sportiva in questa stagione, salvaguardando la prossima, ed entro la fine del mese di maggio, in modo da poter programmare, ora con reali certezze, il futuro. L’assenza di ulteriore penalizzazioni fornisce inoltre alla Juventus la sicurezza di partecipare almeno a una competizione UEFA e di scontare, se mai l’organo europeo decidesse di farlo, un’eventuale squalifica già nell’annata 23/24 senza vanificare la rincorsa per un piazzamento nella Champions League 24/25.