La commissione sui controlli sul calcio verso il rinvio, nel 2025/26 toccherà ancora la Covisoc

La commissione per il controllo dei costi nel calcio, fortemente voluta dal ministro Andrea Abodi, non decolla. L’obiettivo è rendere il sistema più sostenibile e ridurre le perdite dei club, ma il progetto procede a rilento. Dopo l’annuncio dello scorso maggio e le polemiche legate ai costi (3,5 milioni di euro annui), i progressi sono stati minimi.
Secondo Il Fatto Quotidiano, la nuova commissione non sarà operativa per la prossima stagione, e il compito di valutare le iscrizioni ai campionati professionistici spetterà ancora alla Covisoc, l’organo della FIGC che il governo avrebbe voluto sostituire. Il nuovo organismo avrebbe avuto poteri ispettivi, facoltà di acquisire documenti e analizzare sia i bilanci che le proprietà dei club. Era prevista la nomina di sette esperti con mandato di sette anni, tra cui i presidenti di Inps e Agenzia delle Entrate.
La scelta delle nomine si è chiusa ad ottobre, con Alessandro Annessa per il basket e Francesca Di Donato per il calcio, nonostante i tentativi - anche del presidente FIGC Gravina, appoggiato da UEFA e FIFA - di rimandare in soffitta l’ipotesi, confidando nelle capacità della Covisoc. Il governo assicura che le nomine saranno completate entro fine mese, ma tra passaggi parlamentari e regolamenti, il debutto della commissione slitterà alla stagione 2026/27, con un anno di ritardo rispetto alle previsioni iniziali.
