La capolista frena, Sarri vince a Napoli: Lazio corsara, finisce 1-0. Decide un eurogol di Vecino
Lazio batte Napoli 1-0, a segno Vecino.
La partita perfetta, diceva Gianni Brera, finisce zero e zero. Napoli e Lazio ci vanno molto vicine, in un incantesimo di tattica rotto soltanto dal siluro di Matias Vecino: è la rete dell'uruguaiano, che di corse Champions ne sa qualcosa, a decretare l'1-0 con cui i biancocelesti battono i campani al Maradona e frenano la sin qui inarrestabile corsa scudetto della capolista. Il tricolore andrà comunque a Luciano Spalletti, forte di un vantaggio che nel peggiore dei casi calerà a +15 al termine della giornata in corso di svolgimento, e anche a Napoli la scaramanzia è soltanto un ricordo, visti i gagliardetti con un tre dorato in bella vista allo stadio. Ma Maurizio Sarri, che da queste parti quel sogno lì l'ha accarezzato eccome, si toglie una piccola grande soddisfazione: è la seconda sconfitta degli azzurri in questo campionato, la prima in casa dove gli azzurri finora avevano perso soltanto ai rigori contro la Cremonese in Coppa Italia. Sarebbe poetico se fosse proprio lui l'unico a vincere a Napoli nell'anno del terzo scudetto, tanto più grazie al gol di un giocatore che, ai tempi, aveva chiesto a più riprese alla proprietà: la mossa di Vecino, finto playmaker e tanto filtro con Milinkovic, Luis Alberto e Immobile a sacrificarsi tutti insieme per il bottino grosso, paga anche al di là delle aspettative. Nel primo tempo, la Lazio ha incartato il Napoli, frenando l'incantesimo che nessuno era riuscito a rallentare. Nel secondo, l'ha addirittura battuto e adesso i capitolini guardano, almeno per una notte, dall'alto in basso tutte le avversarie per l'Europa che conta.
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Le scelte iniziali: Spalletti con la formazione tipo, Sarri con Vecino. Il tecnico azzurro non cambia, al netto della necessità di sostituire lo squalificato Mario Rui con Olivera. Zielinski in mezzo, Lozano preferito a Politano. L'avversario sceglie Vecino nell'insolita posizione di play fra Milinkovic e Luis Alberto.
Nel primo tempo vince la tattica. Lazio subito vicinissima al gol: al 5' punizione tagliata sul primo palo di Luis Alberto, Vecino gira di testa verso la porta. Chiude, a Meret battuto e praticamente sulla linea di porta, Di Lorenzo che mette in corner. I padroni di casa faticano ad accendersi e a trovare sbocchi, il primo tentativo di svegliare i compagni è di Zielinski che al 17' cerca la porta di Provedel con una telefonata extraurbana. Osimhen si accende, da solo per assenza di rifornimenti, al ventesimo e costringe Patric al giallo, il primo della serata. La strategia di Sarri dà comunque i suoi frutti: gli uomini di Spalletti non hanno linee di passaggio per esprimere il proprio e si affidano alle folate dei soliti noti. Lozano alla mezz'ora sfonda a destra e spedisce la palla sulla testa di Osimhen: una falange di Provedel devia appena prima dell'inevitabile. È una scintilla che non accende incendi: la prima frazione di gioco si chiude senza gol e senza particolari brividi.
La decide Vecino. Il Napoli rientra con altro piglio dagli spogliatoi, ma in concreto l'andamento della gara resta quello delineato nei primi 45 minuti: tanta tattica, pochi spazi. Arrivati all'ora di gioco, Sarri opera il primo cambio: fuori Felipe Anderson, all'ottantreesima partita consecutiva dal suo ritorno in biancoceleste, dentro Pedro. È un'altra, però, la mossa del tecnico biancoceleste che paga: quella di schierare Vecino. Al 67' l'uruguaiano ringrazia Kvara, che respinge male un cross dalla sinistra, e colpisce di controbatto, di prima intenzione: nulla da fare per Meret, che chiude una striscia di quattro clean sheet consecutivi. 1-0 Lazio, Spalletti risponde sostituendo Anguissa e Lozano con Elmas e Politano. Al 79' succede di tutto nell'aria capitolina: Osimhen colpisce la traversa su girata aerea, la ribattuta è preda di Kim chiuso dal miracolo di Provedel. A sancire la fine di un'azione da Mai Dire è poi un tocco di mano di Di Lorenzo, la Lazio tira un sospiro di sollievo per il rischio corso e di fatto sarà l'ultima grande occasione, al netto del forcing tentato dagli uomini di Spalletti, per rimettere in discussione il risultato. Anzi, in pieno recupero è Milinkovic-Savic ad andare vicinissimo al raddoppio: incrocio dei pali su calcio di punizione.
NAPOLI-LAZIO 0-1
(67' Vecino)