L'altro Como, quello del presidente Suwarso. Non solo mercato, anche le infrastrutture

Tutti pazzi per il Como, che dopo le difficoltà di inizio stagione sembra davvero aver messo le ali. Quello dei lariani al ritorno in Serie A è stato un cammino comunque lineare e fatto di gradini da percorrere naturalmente, senza salti e balzi improvvisi. Con l'appoggio di una figura fondamentale nel legare le varie parti del club: dalla proprietà alla dirigenza fino ai rapporti con la squadra e con gli enti locali, molto passa dalle mani di Mirwan Suwarso.

Partito come 'semplice' portavoce della proprietà, dei fratelli Hartono, nel tempo il ruolo di Suwarso al Como si è però evoluto. Eccome, visto che a fine ottobre è stato promosso e nominato presidente del club lariano. Quello di Suwarso in riva al lago è un incarico a 360 gradi, che va oltre agli aspetti meramente da ufficio e travalica anche quelli sportivi. Una sorta di tuttofare nel nome dei fratelli Hartono, per un ruolo che tocca tantissimi aspetti del mondo Como, di fatto tutti.

Il presidente Suwarso, infatti, oltre agli incarichi tipici del ruolo che ricopre, lavora senza sosta sul fronte delle strutture. A inizio febbraio c'era lui in Comune per esempio a presentare il progetto per il restyling dello stadio Sinigaglia, così come è sempre Suwarso ad occuparsi dei lavori sul centro sportivo, aspetto evidenziato persino da Conte nella conferenza stampa pre Como-Napoli. E ha una sua parte anche nel mercato, come confermato dal commento di Fabregas sulle voci legate all'assalto per Theo Hernandez del Milan in inverno: "Non so, l'ha detto il presidente, è roba sua. Io non avrei dovuto fare niente, ma se l'ha detto lui sarà sicuramente verità".