L'avvocato Chiacchio smentisce l'agente di Juan Jesus: "Non è ben informato..."
In una dura invettiva pubblicata quest'oggi sui suoi canali social, il procuratore di Juan Jesus Roberto Calenda ha attaccato una ricostruzione giornalistica della 'Gazzetta dello Sport' e ha scritto che il centrale brasiliano era senza avvocato perché: "Essendo teste/persona offesa non è prevista la presenza di alcun legale: lo stesso Ufficio che lo aveva convocato aveva precisato questo aspetto. Non ci siamo dimenticati dell’avvocato: abbiamo seguito le regole. Basta conoscerle".
Ho sentito e letto varie ricostruzioni molto discutibili sui media riguardo gli ultimi sviluppi della vicenda Juan Jesus - Acerbi.
In particolare nell’articolo a firma della giornalista Elisabetta Esposito, pubblicato sulla Gazzetta dello Sport, sono contenute gravi inesattezze…— Roberto Calenda (@RobertoCalenda) March 28, 2024
Una versione che qualche ora dopo, in una intervista a 'Radio Kiss Kiss Napoli', è stata smentita dall'avvocato esperto di diritto sportivo Edoardo Chiacchio: “A Juan Jesus non ha giovato il fatto di essersi presentato dal Procuratore Federale senza un avvocato. Le parole dell’agente di Juan Jesus? Il Dott. Calenda sarà un ottimo agente, ma non è ben informato. Ieri sono stato a Catanzaro e tre dirigenti del Catanzaro sono stati interrogati e in giustizia sportiva anche la persona informata sui fatti può essere assistita da un avvocato ed io c’ero".
Poi in un altro passaggio ha aggiunto: "Ho assistito centinaia di soggetti convocati come persone informate e l’Ufficio non mi ha mai detto che non potevo esserci anche io come avvocato. Qualche compagno di squadra di Juan Jesus era nelle vicinanze ed io lo avrei indicato come test. Non è vero che la parte offesa non possa avere un avvocato presente all’audizione, questo vale nella giustizia sportiva. Ho qualche dubbio che si possa riaprire il processo”.