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Julio Cesar: "Non mi immaginavo Motta allenatore. Sono stato vicino al Napoli"

Julio Cesar: "Non mi immaginavo Motta allenatore. Sono stato vicino al Napoli"TUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
giovedì 17 aprile 2025, 22:53Serie A
di Alessio Del Lungo

Sempre simpatico e mai banale, Julio Cesar, portiere dell'Inter, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di GOAL, parlando del Mondiale per Club e ha risposto con ironia quando gli è stato chiesto che cosa si ricordasse di quello vinto nel 2010: "Dico la verità, quel portiere (Kidiaba del Mazembe, ndr) che quando festeggiava i gol rimbalzava con il culo (ride, ndr). Mi ha impressionato, era una cosa molto diversa da quello a cui eravamo abituati. A parte gli scherzi, per noi fu bello soprattutto perché eravamo un sacco di sudamericani e sappiamo il valore che gli diamo noi. C'era un po' di casino in quel periodo, ma quando scendi in campo dimentichi tutto".

Come vede le italiane?
"L'Inter ha più possibilità di arrivare fino alla fine perché nella Juventus è stato esonerato Thiago Motta, ora c'è un nuovo allenatore, Tudor, che deve trasmettere la sua filosofia, la sua metodologia di lavoro... A volte i giocatori capiscono velocemente, ma è difficile. Ogni cambiamento di allenatore porta più motivazioni, ma dipende".

Chi sono le favorite?
"Sempre le stesse, ma l'Inter ci arriva bene, non sta dietro a Manchester City e Real Madrid. Lo affronta con la testa alta. Avrei voluto giocarlo con il Flamengo, la mia squadra del cuore, con l'Inter l'ho già vinto...".

Cosa pensò Eto'o esultò con le buste?
"Doveva avere un bel bonus sul contratto (ride, ndr). Peccato che non ho messo i rigori, potevo farlo".

Ci racconti il suo addio dall'Inter.
"Non me lo aspettavo, sono rimasto sorpreso quando presero questa decisione. Alla fine però bisogna cercare di capire bene la loro scelta. Non mi vedevo fuori da lì, ma ho capito bene il segnale".

Ha mai pensato di restare in Italia?
"Dopo che abbiamo deciso di chiudere la situazione con una buonuscita, ho parlato spesso con un paio di squadre italiane e all'estero, ma era difficile perché avevo un ingaggio alto. Sono stato vicino a firmare con il Napoli e per una situazione un po' particolare decisi di non firmare".

Pensava che Motta potesse diventare tecnico della Juventus?
"Non me lo immaginavo come allenatore perché è sempre stato uno un po' chiuso, di poche parole. A volte parlava, ma non lo vedevo tecnico... Comunque era uno molto intelligente, non aveva un grosso sprint, aveva una visione di gioco incredibile. Non mi ha sorpreso quanto ha fatto a Bologna, farà una grandissima carriera, è uno molto forte, capisce di calcio. Forse non era il suo tempo alla Juventus".

L'Inter può vincere il Triplete?
"Sicuramente sì, i giocatori sono forti, hanno fiducia e stanno facendo un bellissimo lavoro. Quando ti trovi in questo momento a fine stagione perché non sognare? Hanno la capacità di farlo".

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