Inter, tegola Arnautovic. Attacco corto, ma centrocampo extralarge: meglio degli svincolati
Domenica agrodolce per l'Inter. La vittoria sull'Empoli, che magari non resterà negli annali, certifica la solidità della squadra di Simone Inzaghi, l'unica a non aver ancora sbandato. È il messaggio che i nerazzurri lanciano da inizio campionato, a parole e soprattutto con i fatti: per lo scudetto, l'Inter c'è. Più di ogni altra, almeno finora. Un solo gol subito in 450 minuti è tanta roba: solo cinque squadre - Milan 54/55 e 50/51, Juventus 49/50, Napoli 17/18 e Inter 66/67 - vantano una partenza migliore, a livello di differenza reti, nella storia della Serie A. Se un anno fa trasferte e piccole bastavano a mettere in crisi la Beneamata, adesso i motivi per sorridere superano di gran lunga le preoccupazioni. E un gol arriva sempre, anche quando s'inceppa la Thu-La: nella prima partita in cui nessuno due avanti interisti ha trovato almeno una rete o un assist, ci ha pensato Federico Dimarco, quasi un monumento alle tante soluzioni della squadra.
Tegola Arnautovic, coperta corta in attacco. A togliere il sorriso, l'infortunio occorso a Marko Arnautovic nei minuti finali della trasferta in terra toscana. Gli esami delle prossime ore certificheranno esistenza ed entità della lesione muscolare, ma le prime sensazioni sono tutto fuorché positive. Non sarebbe una sorpresa fino in fondo: tra i tanti interrogativi sul nuovo reparto offensivo dell'Inter, vi era proprio quello legato all'affidabilità di alcuni suoi interpreti. Numeri alla mano: nello scorso campionato, Arnautovic ha saltato - per problemi di varia natura - ben 111 giorni, per un totale di 17 partite. Senza di lui, tornano ad affiorare i dubbi sul reparto offensivo, sin qui fugati proprio dalle buone prestazioni di Thuram e Lautaro.
Meglio inventarsi nuove soluzioni che uno svincolato. Immediato, il pensiero è volato all'ipotesi di un nuovo innesto, magari dalla lista svincolati. Inzaghi non ha chiuso, ma nemmeno aperto: prematuro parlarne, tanto a caldo. Inutile dire che, tra viale della Liberazione e Appiano Gentile, nessuno si augura sia necessario, anzitutto perché la speranza è che lo stop di Arnautovic sia più breve del previsto. In più, la lista di chi è senza contratto entusiasma poco: l'unico giocatore su cui si potrebbe puntare è semmai il Papu Gomez, che, anche per mancanza di offerte stimolanti, ha iniziato a pensare al ritiro. Inutile dire che non sarebbe un sostituto di Arnautovic. E forse a questo punto, più del mercato, può aiutare Inzaghi un centrocampo extralarge: Davy Klaassen, per esempio, è ancora fermo a zero minuti. In carriera ha fatto di tutto, compreso il trequartista: magari a gara in corso, è una soluzione che si può percorrere, così come quella che porta ad avanzare Mkhitaryan o lo stesso Sensi, quando sarà in condizione. Nei giudizi sull'estate interista, il voto alto è stato spesso legato proprio all'abbondanza di soluzioni: facendo di necessità virtù, il tecnico piacentino può anche sperimentare. E chi lo sa, magari divertirsi comunque.