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Inter-Juventus 1-2, le pagelle: Handanovic il peggiore in campo. CR7 sempre più Re

Inter-Juventus 1-2, le pagelle: Handanovic il peggiore in campo. CR7 sempre più ReTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
mercoledì 3 febbraio 2021, 06:40Serie A
di Marco Conterio

Inter-Juventus 1-2 Le pagelle delle partita di Tuttomercatoweb.com

INTER ( di Michele Pavese)

Handanovic 4,5 - Non può nulla sul rigore calciato forte e centrale da Ronaldo, è più colpevole di Bastoni nell'occasione del raddoppio del portoghese. Un'uscita senza senso che lascia la porta sguarnita.

Skriniar 6 - La Juve pressa molto, lo slovacco se la cava piuttosto bene. Sbaglia pochi appoggi, è sempre pronto a chiudere gli spazi.

de Vrij 6,5 - Nessuna sbavatura, purtroppo sono i compagni a commettere errori gravi e decisivi e a vanificare la solita prestazione da leader della retroguardia.

Bastoni 5 - Un suo pasticcio, con la determinante collaborazione di Handanovic, consente a CR7 di segnare il gol del 2-1. Nella ripresa è praticamente perfetto ma non cancella il danno. (Dall'86' Pinamonti s.v.).

Darmian 6 - Controlla bene Alex Sandro, dà una mano a Skriniar in fase difensiva. Hakimi, però, è tutt'altra cosa su quella corsia laterale. L'occasione ce l'ha, al 69': Buffon si supera.

Barella 6,5 - C'è sempre nelle azioni più pericolose dell'Inter. Dopo appena 9' serve a Lautaro un grande assist, che l'argentino tramuta in rete. Centrocampista totale, giocatore assolutamente indispensabile. Il miglior centrocampista italiano.

Brozovic 5,5 - Spesso sovrastato dalla fisicità e dal dinamismo dei centrocampisti avversari. Non riesce a dettare i tempi con velocità, l'Inter senza punti di riferimento offensivi fa fatica a costruire. Cresce nel finale ma non basta. (Dall'86' Sensi s.v.).

Vidal 5,5 - Sognava di ripetere l'exploit del campionato e dare un nuovo dispiacere alla sua vecchia squadra. I compagni lo coinvolgono, prova a essere un riferimento con risultati non proprio trascendentali. Non prende bene il cambio. (Dal 73' Eriksen 6 - Mandato in campo nel tentativo di bissare la magia realizzata nel derby di una settimana fa, il danese prova a creare pericoli soprattutto sulle palle inattive).

Young 5 - Molto ingenuo, forse troppo, nell'occasione del rigore che permette alla Juventus di pareggiare. Da un giocatore della sua esperienza nessuno si aspetta un regalo simile. (Dal 66' Perisic 5,5 - Prova a dare più brio alla manovra nerazzurra, puntando Cuadrado e cercando la profondità. Non sempre riesce a essere pericoloso e a incidere).

Lautaro Martinez 6 - Pronti via, e trova subito la rete del vantaggio per i nerazzurri. Dedica scontata, alla figlia appena nata. Poi non riesce a trovare il guizzo giusto: gli manca il partner, dà l'impressione di essere troppo isolato.

Sanchez 6 - Conte avrebbe voluto un attaccante in più, un vice-Lukaku. Il cileno non ha le stesse caratteristiche del belga e non riesce a tenere fisicamente contro i difensori bianconeri. La velocità non basta, ma dà fastidio con il pressing. Nella ripresa è Demiral a negargli la rete salvando sulla linea, poi serve a Darmian un bell'assist.

Allenatore: Antonio Conte 6 - La partita comincia nel migliore dei modi, ma la Juve è molto più aggressiva rispetto alla squadra rinunciataria e controllata facilmente in campionato. Due errori individuali ribaltano il punteggio e non ha molte risorse per cambiare le cose, soprattutto in avanti. Le assenze di Lukaku e Hakimi si sentono, stavolta Eriksen non toglie le castagne dal fuoco.

JUVENTUS (di Marco Conterio)

Buffon 6 La conclusione di Lautaro è velenosa ma l'istinto non lo assiste. Il tiro non pareva imprendibile, certamente meno complicato della gran parata che fa nella ripresa su Darmian.

Cuadrado 7 C'è una Juventus con Cuadrado, c'è una Juventus senza Cuadrado. La storia del colombiano è quella di una linea retta che sembra continuar nel suo percorso senza flettere mai. Sempre meglio.

De Ligt 6.5 Quei millimetri che rischian pure di cambiare una partita. Perde Lautaro e col tocco di rapina becca l'olandese sul tempo. Da lì in poi, tutta un'altra storia: è nelle qualità dei grandi, rialzarsi dopo un errore.

Demiral 7 In occasione del primo gol Sanchez, che è furetto d'antan, lo brucia sul tempo. Nella ripresa, però, il salvataggio sul Nino Maravilla quando tutto pareva perduto è un capolavoro di destrezza.

Alex Sandro 6 E' dalla sua che l'Inter è pungente e affilata. Soprattutto nel primo tempo, anche se Darmian spinge meno di Hakimi. Però fatica a spingere, anche se fa buona guardia a Bernardeschi.

McKennie 6 Il solito trenino anche se meno spettacolare delle ultime uscite. Trova poche gallerie nei varchi nerazzurri, sicché preferisce sostare alla stazione anziché rischiare di deragliare da quella parte. (dall'89' Chiellini sv)

Bentancur 6.5 Qualche palla pericolosa persa al limite, San Demiral ci mette una pezza nella ripresa. Però è bravo a rilanciare l'azione e a dar abbrivio alle avanzate dei suoi. (dal 76' Arthur sv)

Rabiot 5.5 Perde un paio di palloni velenosi, in mezzo è braccato dagli avanti dell'Inter. Fatica a far entrambe le fasi, l'impressione continua a essere che la coppia tra Bentancur e Arthur sia la meglio abbinata.

Bernardeschi 6.5 Scelto a sorpresa al posto di Chiesa, il suo lavoro tattico è prezioso. Da quella parte Alex Sandro perde Barella all'inizio ma fin quando resta in campo, da quella parte la Juve è pericolosa. (dal 70' Danilo 6 Solido, deciso, ordinato, pulito. In una parola, semplicemente, Danilo).

Kulusevski 5.5 Eccolo, l'attaccante dal mercato: la partita vidima la scelta della proprietà di non prendere tanto per nel mercato di gennaio. Sguscia, scivola ma non punge mai dalle latitudini di Handanovic. (dall'89' Chiesa sv)

Cristiano Ronaldo 7.5 Il rigore è violenza, il gol del raddoppio è ingegno. Cristiano Ronaldo continua a collezionare gol, record, meraviglie, esultanze, aspettando i trofei. Intanto, il primo set della semifinale di Coppa Italia, è suo. (dal 76' Morata sv)

Pirlo 6.5 Perdere uno scontro delicato come l'ultimo contro Antonio Conte porta sempre a un bivio: reagire, e capire gli errori. Oppure cadere, vittima di complessi d'inferiorità. La Juventus vince con merito, pur sbandando ai blocchi di partenza. C'è tanto Ronaldo, ma anche una squadra più compatta e quadrata.

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