Inter, Conte: "Sarebbe bello spodestare il regno di chi vince da nove anni"
Antonio Conte, tecnico dell’Inter, è intervenuto ai microfoni di DAZN dopo la vittoria contro il Sassuolo: “Penso che sicuramente c’era da fare uno step se volevamo fare una stagione da protagonisti, ma nel senso vero, cioè diventare una pretendente per lo scudetto. C’era da alzare la soglia di cattiveria e di attenzione in tutti i momenti, ma anche la soglia della resilienza. Ci sono delle partite in cui sai benissimo che giochi contro una squadra con la testa sgombra che vuole fare bella figura. Poi oggi se fossimo stati più cattivi avremmo potuto fare 5-6 gol. Ma complimenti al Sassuolo, sono venuti a giocarsi la partita. Queste gare testimoniano la crescita, con questo tipo di atteggiamento saremmo rimasti anche in Champions League”.
Cosa la fa innervosire?
“In campo c’era tanta tensione, mancano nove partite. Per noi ogni gara vale 6 punti, ma anche per le dirette inseguitrici. Ogni vittoria che otteniamo mettiamo un mattone pesante, fa capire che c’è una pretendente che vuole fare sul serio fino alla fine. C’è soddisfazione, fatica. Si legge questo negli occhi di tutti. Stiamo cercando di fare qualcosa di bello per la città che non vince da 10 anni, non solo l’Inter. Sarebbe bello se fossimo noi a spodestare il regno di chi vince da nove anni. Da qui alla fine ci sarà tensione, il pallone pesa”.
Quando ha deciso di cambiare il modo di recupero palla?
“Ci sono partite e partite, sapevamo che il Sassuolo avrebbe palleggiato. Con loro è stata una strategia voler chiudere il campo al centro. A fine stagione scorsa pressavamo alti e ci prendevamo dei rischi importanti, alcune volte pagava, altre meno. Quando andavamo a prendere alti gli avversari pagavamo dazio, adesso stiamo cercando una via di mezzo. Così a campo aperto puoi sfruttare giocatori come Lukaku o Hakimi che possono far male a campo aperto”.
I due attaccanti?
“Stiamo lavorando su di loro da un bel po’. Coprono molto bene, anche quando attaccano la profondità si muovono in sincronia. Ci tengo a ribadire l’apporto di Sanchez, non dico che lo sto penalizzando ma merita di giocare. Oggi è un'alternativa importante, si vede quando entra in partita. È un calciatore più tecnico, oggi poteva fare gol, ma ci tengo a sottolineare quello che stanno facendo tutti gli attaccanti, sgobbano per la squadra. Abbiamo anche Pinamonti, ma secondo me sta facendo l’università e sta crescendo tanto. Ha le potenzialità per essere un grande giocatore”.
Quanto può ancora migliorare Lukaku?
“Penso che si sia visto, non dimentico che tanti storcevano il naso. Parlavano di un giocatore sopravvalutato e che era costato tanto, ma è arrivato fin qui con le sue potenzialità. Questo è un diamante che può diventare qualcosa di straordinario. Penso abbia fatto miglioramenti eccezionali, ma può continuare. L’Inter è messa bene con gli attaccanti, sono giovani. Sanchez è un po’ più maturo, ma possono continuare a migliorare. Quello che mi piace è che non giocano soltanto per il gol. Sanno che aiutando la squadra le occasioni arrivano. Fanno volentieri il lavoro sporco".
È soddisfatto di Eriksen?
“Secondo me anche lui sta sviluppando una parte che forse prima non faceva bene. Il campionato italiano è molto tattico, giocano un po’ tutti su queste situazioni. È un giocatore che sta crescendo. Può fare molto di più, ha giocato davanti la difesa e ha fatto quello che chiedevo. L’anno scorso col Sassuolo finì 3-3, oggi potevamo fare tanti gol. Mi dispiace per la rete subita, c’era un giocatore nostro fuori. Se vuoi vincere i campionati la solidità è la prima cosa”.