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Il Parma non è l'Inter, ora Pellegrino non è di passaggio: quanto è costato il figlio d'arte

Il Parma non è l'Inter, ora Pellegrino non è di passaggio: quanto è costato il figlio d'arteTUTTO mercato WEB
sabato 8 marzo 2025, 19:38Serie A
di Raimondo De Magistris

Lo scorso 29 gennaio il presidente del Velez Sarsfield si esprimeva così sul trasferimento di Mateo Pellegrino: "Abbiamo ricevuto l'offerta del Parma, ma abbiamo deciso di rifiutarla dal primo giorno perché non soddisfa le esigenze del club o ciò che il club chiede per Mateo". Sembravano parole definitive, la pietra tombale su una trattativa ufficializzata, invece, appena cinque giorni più tardi. A circa due ore dalla chiusura ufficiale della sessione invernale.
S'è trattato di una storia di calciomercato come ce ne sono tante, di dichiarazioni che spesso sono bugie per cambiare le carte in tavola. S'è trattato solo di pretattica perché alla fine i due club hanno chiuso l'operazione sulla base di un'offerta da due milioni di euro col club argentino che s'è riservato il 50% su una eventuale futura rivendita.

Decisamente più inedita della trattativa Velez-Parma è invece la storia calcistica di Mateo Pellegrino. Forse in pochi ricordano infatti che Pellegrino in Italia c'era già stato, che a circa nove anni è transitato nel settore giovanile dell'Inter per qualche mese. Classe 2001, l'attaccante nato a Valencia ma naturalizzato argentino è infatti il figlio di Mauricio Pellegrino, ex stella del Valencia degli anni d'oro che ha iniziato la sua carriera da allenatore facendo il vice di Rafael Benitez. Prima al Mestalla, poi nell'Inter post Triplete: un'avventura poco felice, fatta insieme alla famiglia e a quel figlio che già da giovanissimo aveva le idee chiare sulla sua carriera.
Oggi Maurizio Pellegrino è l'allenatore del Lanus, mentre il figlio Mateo poche settimane fa ha insistito e non poco affinché la trattativa col Parma andasse in porto: "L'ho fatto perché era l'opzione migliore in questo momento della mia carriera. E poi qui ha giocato Crespo che è un'ispirazione, so quanto è stato importante per il Parma, per altri club e per l'Argentina", disse in sede di presentazione Pellegrino che in quella occasione svelò anche di una grande ammirazione per Erling Haaland.

Di un anno più giovane del campione norvegese, Pellegrino condivide con Haaland la stessa imponente struttura fisica oltre che il ruolo. E oggi alla terza partita con la maglia del Parma ha dimostrato anche di saperci fare con il gol. Entrato al decimo della ripresa al posto di uno spento Bonny, il centravanti argentino ha realizzato una doppietta in meno di mezz'ora: prima un gol di sinistro, il suo piede forte, poi un colpo di testa che ha permesso al Parma di agguantare il Torino sul definitivo 2-2 e portarsi a +2 sulla terzultima in attesa di Empoli-Roma.

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