Il falso mito dello stadio di proprietà è San Siro: 7,6 milioni contro la Juventus
I 7,6 milioni di euro di incasso per Inter-Juventus spiegano, per l'ennesima volta, che la distanza con le big europee per l'Inter non è San Siro. Se è vero che lo stadio di proprietà aiuterebbe nelle attività collaterali - museo, cibo e bevande, intrattenimento, sicuramente anche hospitality - quanto costerebbe l'investimento totale? E soprattutto in che tempi l'Inter (e il Milan, del resto lo stadio è lo stesso) avrebbe a disposizione il suo nuovo impianto? La realtà è che la burocrazia italiana, dove tutti devono mettere becco e niente viene deciso dall'alto, rallenta comunque un investimento costosissimo, che andrebbe a beneficio solamente di chi detiene lo stadio.
Anche perché si parlava di un decremento del numero di spettatori di San Siro, arrivando al massimo a 70 mila. In caso di stadio nuovo sarebbe opportuno invece aumentare, arrivare intorno ai vecchi 80 mila che c'erano qualche anno fa, in modo da potere avere comunque pienoni ma potere eventualmente abbassare il costo per alcuni prezzi più popolari che poi le persone potrebbero reinvestire nei bar e nelle attività collaterali come il merchandising.
Lo stadio di proprietà cambia i fatturati delle squadre, ma non li stravolge. Quello lo fanno i diritti televisivi e solo partite come Inter-Juventus, giocate a viso aperto e piene di errori, ma anche di ribaltoni e storie all'interno, possono portarti ad avere quel qualcosa in più.