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Il fallimento dell’Ital-Inter è l’ennesima prova del fattore Inzaghi

Il fallimento dell’Ital-Inter è l’ennesima prova del fattore InzaghiTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
domenica 30 giugno 2024, 07:00Serie A
di Ivan Cardia

Mancavano le cavallette, poi Luciano Spalletti ha individuato un po’ tutte le possibili cause dell’eliminazione dell’Italia ai Mondiali. Tranne una: avere avuto a disposizione un blocco rodato, modellato sul sistema di gioco più diffuso in Serie A, arrivato carico agli Europei dopo aver vinto il campionato con due mesi di anticipo. E non averlo saputo usare.

Il blocco Inter ha fallito. Inutile girarci attorno. Barella ha illuso con un esordio da favola, poi è scomparso. Gli altri, direttamente non pervenuti. Doveva essere la spedizione dei nerazzurri, capaci di arrivare alla seconda stella con un gioco sfavillante, e invece è stato l’europeo del non gioco. È la cosa che fa più male della debacle azzurra: non aver visto, in quattro partite tutte vissute in situazioni di svantaggio, mezza idea.

La scelta di Spalletti poteva essere semplice. Prendi il blocco, usi il 3-5-2, sostituisci i giocatori con quelli più semplici e provi ad arrivare il più in fondo possibile. Ha preso la direzione opposta: Bastoni fuori ruolo, Dimarco spompato in due gare da maratona quando nell’Inter esce all’ora di gioco, Frattesi pesce fuor d’acqua, Darmian terzino sinistro. Se sia stato orgoglio di far vedere qualcosa di diverso o incapacità di adattarsi a un altro calcio, non lo sappiamo. Conosciamo solo il risultato.

L’ennesima prova del fatto Simone Inzaghi. Vista alla rovescia, la disastrosa spedizione (nero)azzurra in Germania è l’ennesima conferma che ad Appiano qualcosa di diverso c’è, ed è in panchina. Il “demone da Piacenza”, che ha preso una squadra costantemente rivoluzionata di anno in anno e l’ha resa una corazzata. Che ha trovato il posto giusto a tutti, anche con la capacità di ripensare alle proprie idee - un caso? Dimarco che doveva a fare il terzo ed è il quinto migliore del campionato - e che ha valorizzato anche chi non sempre ha brillato. Non serviva una disfatta per convincerci della sua qualità. Ma tant’è.

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