Ibrahimovic: "Cardinale vuole spendere". Ma non è arrivato a Zirkzee con tre giocatori

"Gerry vuole che si spenda di più ma io dico di no, spendiamo quello che serve per rinforzare". Le parole di Zlatan Ibrahimovic si riferiscono a Cardinale, il proprietario del Milan attraverso il fondo RedBird. Il consulente invece vuole una formula più snella, inserendo giocatori mirati invece che spendere per un solo giocatore. O forse per le commissioni. Va da sé che nel mercato finora fatto dal Milan si possa tranquillamente dire che non è arrivato a spendere quanto avrebbe dovuto fare per Zirkzee fra ingaggio e commissioni.

Alvaro Morata 13 milioni, Pavlovic 18, Emerson Royal 15. In totale fanno 46, 6 in più di quanto sarebbe costato Zirkzee per la clausola di risoluzione, quattro in meno considerando quanto chiesto (10) dall'entourage. Si può dire che sia giusto o sbagliato, ma è solo una questione di opportunità. Perché completare tre colpi - più Raul Jimenez - ti porta a essere più competitivo in varie zone del campo. Zirkzee poteva invece essere una plusvalenza straordinaria in due o tre anni, come Soulé alla Roma. È sempre una questione di scelte e in questo senso Ibrahimovic sa benissimo che lo stipendio è il vero nodo gordiano che porta i club a essere impicciati.

Zirkzee lo avrebbe avuto basso, ma più o meno quello di Morata. "Basso" per un top, alto per un giocatore alla prima vera esperienza fuori dalla provincia, da titolare conclamato. Poi toccherà al campo parlare ma, almeno finora, sembra un mercato quasi autofinanziato: 22 milioni da De Ketelaere, il risparmio sugli stipendi di Giroud e Kjaer, qualcosa preso qui e là da Simic. Il bilancio dare-avere non è poi così in negativo. Se vuole spendere, Cardinale, l'occasione ce l'ha ed è Fofana, il primissimo obiettivo per il centrocampo. Poi servirebbe un centravanti, ma probabilmente Ibra lo sa bene.