Huijsen al Bournemouth, i retroscena di Pellegatti (Epic Sports): "Iraola e Pinto decisivi"
Lunga intervista a Radio Sportiva per Andrea Pellegatti, agente e intermediario di una delle più importanti agenzie di mercato del mondo come Epic Sports. Tanti i temi affrontati, a partire dal passaggio di Dean Huijsen dalla Juventus al Bournemouth. "Abbiamo lavorato come intermediari nell'affare, sicuramente è stato decisiva la filosofia di giocato del Bournemouth. In un campionato fisico cerca di giocare con qualità, di partire dal basso e lì Huijsen eccelle. Il tecnico Iraola fa questo tipo di gioco e ha certamente aiutato il giocatore nell'accettare il progetto tecnico, senza scordare anche il ruolo di Tiago Pinto che aveva incrociato il giocatore a Roma. La chance di avere un contesto coerente con giocatore, età, campionato e livello sono stati fattori che hanno contribuito alla buona riuscita".
Avete contribuito anche al passaggio di Romelu Lukaku dal Chelsea al Napoli
"E' stata lunga e appassionante perché le trattative delle ultime settimane sono sempre col cronometro in mano... E' stata tra le top 3 in Italia, ha reso tutti felici ed è l'aspetto più importante. Paura che saltasse? Relativamente: due settimane di mercato equivalgono a un mese e mezzo, nelle ultime battute le procedure che richiedono giorni vengono espletate anche in ore e minuti".
Siete stati al centro del mercato per alcuni dei colpi più pesanti e rilevanti come Connor Gallagher all'Atletico Madrid
"E' stato un capitolo emozionante dell'estate da intermediari: era tutto ben avanzato, poi la situazione collaterale con Omorodion che doveva andare dall'altra parte ha rallentato tutto. Ci sono stati momenti di tensione ma quando la volontà c'è, l'interesse delle parti in gioco porta alla buona riuscita".
Sempre in Inghilterra, Maatsen a 44 milioni all'Aston Villa e Kelly che sembrava vicino all'Italia e... Invece è andato al Newcastle
"Kelly aveva diverse squadre italiane interessate: in scadenza, centrale mancino, nel pieno della carriera, capace di giocare terzino sinistro. Sicuramente l'aspetto decisivo è stato il fatto che il tecnico Howe lo avesse già allenato, è stato il suo mentore al Bournemouth. E su Maatsen... Avevamo già trasferito dal Chelsea al Dortmund in prestito, poi il fascino della Premier League, di Emery, di Monchi, sono stati decisivi per far sì che si sposasse questo progetto, giocando ancora in Champions League nonostante la giovane età".
Azmoun ha scelto Dubai
"Dopo una stagione comunque positiva alla Roma dove era amato da ambiente e tifosi, dove si è trovato bene a livello tecnico e ambientale, ha scelto di andare negli Emirati. Voleva avvicinarsi culturalmente anche alle proprie origini, dopo questo splendido ricordo italiano".
A proposito di 'altre latitudini', con Epic Sports siete diventati un'agenzia che va a caccia di grandi talenti in terra africana
"Nicolas Jackson è un esempio felice: dal Gambia al Villarreal e dopo una stagione e mezzo al Chelsea come principale protagonista. L'Italia è difficile come meta per gli extracomunitari dall'Africa ma anche per questione culturale: ci sono nazioni francofone e anglofone in Africa che si sposano di più con i tantissimi talenti. E poi occhio: ci sono sempre più strutture organizzate in terra africana, aspetto tattico e mentale vengono curati sempre di più".