Helveg: "Il tridente dei friulani vinse subito al Milan. Conceicao? Non c'è mai tempo per rimediare"

Thomas Helveg, doppio ex della sfida tra Milan e Udinese, parla alla Gazzetta dello Sport della gara e dei suoi ricordi dell'esperienza rossonera, che condivise con due simboli di quell'epoca del calcio italiano: "Bierhoff, io e mister Zaccheroni: il tridente dei friulani a Milano (ride, ndr). La chiamata del Milan è stata una gioia immensa. Le pressioni erano diverse, ma abbiamo vinto subito lo scudetto. Con Oliver è nata un’amicizia vera e ci sentiamo ancora. Abitavamo vicini sia a Udine sia a Milano e le nostre famiglie si frequentavano. Zaccheroni è stato eccezionale: mi ha fatto imparare tanto".
Si aspettava una stagione così dai rossoneri?
"Forse sono mancate un po’ di calma e di stabilità. È un peccato perché il Milan per la sua storia meriterebbe un’altra classifica. Se non si qualificherà per la Champions, la prossima annata dovrà riorganizzarsi e rilanciarsi".
Su Conceicao ha aggiunto:
"Ci siamo sfidati in campo ed era uno che vedeva il gioco in anticipo. Come allenatore per lui parlano i risultati ottenuti con il Porto. Al Milan ha iniziato conquistando la Supercoppa italiana, ma qua basta che qualcosa vada male perché la strada diventi in salita. In club così non c’è tempo per rimediare: devi vincere e basta".
