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Fra stereotipi abbattuti e prestazioni da big: l'importanza di Armando Izzo per il Monza

Fra stereotipi abbattuti e prestazioni da big: l'importanza di Armando Izzo per il MonzaTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
martedì 16 aprile 2024, 09:30Serie A
di Luca Cilli

La sensazione è che più sale il livello della competizione e maggiore è la voglia di confrontarsi e battere nel confronto diretto il top di turno. Guardando poi le prestazioni in campo questa sensazione diventa assoluta certezza. L’ultimo show di Armando Izzo a Bologna, al Dall’Ara, nello stadio di una delle squadre più forti e (giustamente) in voga del momento, contro Joshua Zirkzee. Di professione attaccante, 22 anni, esploso definitivamente con Thiago Motta, è uno dei giocatori più complicati da affrontare. Raffaele Palladino questo problema lo ha risolto in un minuto, giusto il tempo di mettergli addosso Izzo. Il risultato? Zirkzee depotenziato, il Monza anche grazie alle parate di Michele Di Gregorio ha pareggiato senza subire gol, il difensore fra i migliori in campo. Peraltro come spesso è accaduto.

Leader maximo A 32 anni Armando Izzo sta vivendo uno dei periodi più belli di una carriera iniziata dal basso diverse stagioni fa e che strada facendo lo ha portato ad essere uno dei difensori più affidabili, completi e puntuali della Serie A. Con il Monza di Palladino dopo le ultime stagioni vissute ai margini nel Torino di Ivan Juric, con cui non c’è mai stato un feeling particolare, ha ritrovato quella centralità che probabilmente per uno con la sua personalità è imprescindibile. Leader in campo, guida per i più giovani nel quotidiano, fondamentale per esperienza e grinta durante la settimana dove tiene alto il livello di competitività negli allenamenti: il prototipo del calciatore che ogni allenatore vorrebbe avere dalla propria parte. Fra le varie soddisfazioni che si è tolto in Brianza, al di là dei risultati sportivi, c’è anche quella di aver infranto uno stereotipo che lo ha accompagnato per anni e anni. Cioè il fatto di essere un difensore capace di giocare solamente in un sistema a 3. Il mondo del calcio, terreno perfetto per impiantare frasi fatte e facili accostamenti, si è dovuto ricredere perché con il passaggio di Palladino alla difesa a 4 Armando Izzo da centrale in coppia con Pablo Marì è stato pressoché perfetto. Per tempi, marcatura, impostazione e intesa con il compagno di reparto con cui attualmente forma una delle coppie più solide del torneo. Se c’è Izzo quindi il Monza può stare tranquillo, dalle sue parti la base su cui sviluppare i successi – presenti e futuri – è decisamente solida.

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