Finito il tempo delle battaglie a Torino, la Juve torna centrale dialogando con FIFA e UEFA
Sembrano essere lontani in casa Juventus i tempi in cui Andrea Agnelli aderiva e sviluppava in prima persona il progetto Superlega in contrasto all'ECA, l'associazione dei club europei, e alla UEFA. Come riportato dal Corriere dello Sport, oggi i bianconeri hanno scontato le proprie pene e hanno riallacciato i rapporti con Infantino e Ceferin, mentre continuano a strizzare l'occhio alla governance della FIGC. Il rientro nell'ECA è stato l'ultimo passo con il quale si è chiuso un cerchio, anche perché quello che non è un sindacato dovrebbe comunque portare le istanze dei club presso le istituzione e invece prosegue a siglare dei patti comportandosi da alleato con le stesse.
Nasser Al-Khelaifi, presidente del PSG e dell'ECA, ha firmato un'intesa con la FIFA a sostegno del nuovo Mondiale per Club un anno e mezzo fa, nonostante le società siano preoccupate per i troppi impegni. Ad Atene, 2 giorni fa, si è tenuta l'assemblea generale dell'ECA e, oltre a Scanavino, ha partecipato pure Calvo, l'uomo che tiene rapporti istituzionali e commerciali, e Chiellini. Il risultato che l'associazione ha raggiunto è stato quello di "rafforzare la partnership con l'UEFA fino al 2033".
La Juventus ha dimostrato di voler tagliare ogni filo che la legava alla precedente gestione. Senza Allegri e Cherubini non ci sono più uomini di Agnelli alla Continassa e il restyling ha il benestare del CEO di Exor, Elkann. Il tempo delle battaglie a Torino è finito, questo è ciò di cui sono