Genoa, Masiello: "Uniti fino alla fine per una salvezza che resti nella storia"
"Straordinario professionista, nello spogliatoio è un maestro. La nostra alchimia è nata parlandosi e guardandosi in faccia con la consapevolezza che anche chi non gioca è importante: questo è un gruppo sano". Così si è espresso il presidente rossoblu Alberto Zangrillo al termine del match vinto 1-0 contro il Torino. Il riferimento è Andrea Masiello colonna dello spogliatoio del Genoa che in questa seconda parte di stagione ha trovato poco spazio. "Mi hanno fatto piacere, non me l'aspettavo - ha commentato in esclusiva ai nostri taccuini il difensore del Grifone -. Ho conosciuto il presidente quando è arrivato al Genoa. E’ una persona intelligente, preparata e vera. Ripeto, mi ha fatto un enorme piacere sentire le sue parole. Questo sta nel fatto che io mi impegno tutti i giorni, cerco di dare il massimo e questo penso sia il risultato di quanto si fa quotidianamente sul campo".
Sempre il presidente Zangrillo ha posto l'accento sul gruppo. Uno spogliatoio che a gennaio è cambiato molto ma sempre unito.
"La società è intervenuta sul mercato rinforzando la squadra. Sono arrivati giovani interessanti che sicuramente avranno un grande futuro".
Quanto è stato importante il successo contro il Torino?
"Ci ha dato uno slancio e soprattutto ha dato credibilità per quanto riguarda il discorso salvezza. Adesso siamo in piena corsa. E’ chiaro che è servirà un miracolo sportivo perchè ogni partita dovremo cercare di vincerla e sperare che le nostre avversarie rallentino un po'. Noi però ci crediamo. Da quando è arrivato il nuovo mister è cambiata la mentalità. Crediamo in quello che facciamo. Bisogna essere soddisfatti ma sappiamo che non abbiamo fatto ancora niente. Dobbiamo rimanere uniti e dare buone sensazioni alla nostra gente per cercare di fare questa impresa che sicuramente è difficile".
Com'è mister Blessin e cosa vi chiede?
"E' stata una bellissima scoperta per quanto mi riguarda. E' una persona molto intelligente. Una persona che vede e sa cosa ci può trasmettere. E’ molto chiaro in quello che chiede. Noi ci siamo messi subito a sua disposizione e questo è un segnale importante che questa squadra ha dato lui e lui sta dando a noi. Si è creata subito un’empatia fra di noi. In campo ci ha dato sicuramente intensità, ora recuperiamo più palloni rispetto a prima e pressiamo molto alti. E’ un atteggiamento che negli anni ho vissuto e ora sta dando risultati importanti".
Otto partite, otto finali. Credete ora più che mai alla salvezza?
"Dobbiamo farlo soprattutto per la nostra gente che fin dal ritiro ci è sempre stata vicino e non ha mai mollato. Certo ci sono state delle critiche ma sempre costruttive, cercando di migliorare. Noi questo lo abbiamo recepito e non mi sembra giusto abbandonare nelle difficoltà questo campionato che secondo me è alla portata. Bisognerà fare i salti mortali, come si dice, per cercare una salvezza che, qualora dovesse arrivare, resterà nella storia".
Hai parlato del pubblico. Tu lo conosci bene quello rossoblu, quanto può essere importante la spinta dei tifosi per raggiungere la salvezza?
"C'è tanta passione. Io ormai li conosco molto bene. So cosa possono dare i tifosi del Genoa e fino al novantesimo spingono la propria squadra. C’è entusiasmo, adesso più che mai, con l'arrivo di mister Blessin. Ora vediamo tutti un po' di luce e dobbiamo crederci tutti quanti. Abbiamo creato di nuovo un affetto tra squadra e tifosi, sicuramente sarà un’arma importante che ci farà dare quel qualcosa in più per fare un miracolo sportivo. Dobbiamo rimanere tutti uniti fino alla fine".
Anche a Verona lunedì ci saranno tanti tifosi. Che gara sarà?
"Difficile. Anche il Verona sta dimostrando di essere migliorato molto con Tudor. Dovremo interpretare bene la partita ma sicuramente le motivazioni non mancheranno, sia parte nostra che da parte loro. Sarà una bella partita dove dovremo stare attenti ma allo stesso tempo andare con le giuste motivazioni e quella voglia di vincere che in queste partite abbiamo messo in campo. Adesso siamo una squadra e dobbiamo continuare su questa strada".
La nazionale italiana è reduce dalla mancata qualificazione al mondiale mentre nell'Under 21 il rossoblu Rovella si sta mettendo in luce. Tu che lo vedi tutti i giorni, può essere pronto per il salto in prima squadra?
"Rovella è un ragazzo che sicuramente avrà un grande futuro davanti. Ha davvero ampi margini di miglioramento. Lo ha fatto vedere l'anno scorso e anche quest’anno di avere quella voglia di arrivare. Come a tutti i giovani, bisogna dargli modo anche di sbagliare e non avere fretta. Però dalla sua parte c’è questa sua voglia di mettersi in gioco, avrà tanta carica agonistica addosso per poter far bene e sicuramente quell’entusiasmo che lo potrà far crescere piano piano nel Genoa e poi in futuro anche con la maglia della Juventus".
Altro giovane interessante è Yeboah.
"Sono dell'idea che il Genoa, in questa squadra, abbia dei giovani interessanti. Devo ammettere, lui non lo conoscevo ma lo vedo tutti i giorni in allenamento. Secondo me può dare tanto, ha doti fisiche e atletiche importanti. Starà a loro metterci la testa e l'impegno. Dovranno cogliere tutte le occasioni che gli capiteranno in futuro. Da parte loro c’è l’età e questa crescita continua che potranno avere negli anni".
Quanto è importante il ruolo di giocatori esperti e che hanno vissuto da tanto il Genoa come Criscito, tu, Sturaro, Destro. Immagino che diate tanti consigli ai giovani.
"Sicuramente cerchiamo sempre di dare il buon esempio soprattutto in allenamento. E' chiaro poi che ognuno di noi ha la sua storia. Noi siamo un gruppo affiatato. Chi non gioca basta guardare come vive dalla panchina la partita. Io in primis mi faccio trascinare da questi ragazzi che ci mettono entusiasmo, corsa e voglia. Te la trasmettono. Noi dobbiamo essere i primi a metterci la faccia, a dare il giusto atteggiamento e far capire anche ai ragazzi giovani in che società sono. Il Genoa ha una tradizione, una storia e bisogna rispettare giorno dopo giorno la maglia che indossiamo. Anche i giovani sono preparati a questo, lo sanno e ci sono poche parole da dire a loro".
Cosa rappresenta Genova e il Genoa per te?
"E' stata parte della mia carriera. Quando sono ritornato due anni fa, non ho esitato ad accettare questa sfida. Eravamo in una situazione di classifica brutta però conoscevo la piazza, conoscevo cosa poteva darmi dal punto di vista di entusiasmo e carica. Alla fine un giocatore vive di questo. Qui ho tanti amici, soprattutto Criscito che conosco dai tempi della Juve. Mi piacerebbe finire salvando e dando una mano alla società e alla squadra per far sì che il Genoa resti nella massima serie dove merita".
E sul futuro? Si è parlato anche di opzioni all'estero in particolare in Canada.
"Sono sincero. Ho letto qualcosa ma non gli ho dato peso. Con il mio procuratore di calcio ne parliamo poco. Vedremo. Ora l'obiettivo è focalizzato sulla salvezza del Genoa. Cercare di arrivare a maggio e festeggiare. Siamo tutti concentrati. All’età di 36 anni adesso mi interessa solo questo. Io ho ancora voglia di giocare e divertirmi e cercherò di farlo. Qui a Genova sto bene. Valuteremo alla fine cosa sarà più giusto fare".