Ag. Udogie: "Al Tottenham anche senza Conte e Paratici. Nessun dubbio"
"Ho visto una Juventus in difficoltà, probabilmente alle corde ad un certo punto". Stefano Antonelli, procuratore ed operatore di mercato, ha parlato così in esclusiva a TuttoMercatoWeb.com della prestazione di ieri dei bianconeri contro lo Sporting CP: "Poi però è emersa un po' di fortuna, il piglio della grande squadra ed ha vinto. Questo fa ben sperare, però ho visto la squadra un po' stanca ed è normale visto che viene da una rincorsa incredibile".
Si aspettava invece una Fiorentina così forte?
"Siamo maestri nel non avere equilibri. Non è partita benissimo, ma è una squadra importante che fa sempre quello che deve fare. Ieri ad ogni tiro poteva far gol. Se pensiamo che Ikoné, uno che non ha proprio il gol facile, ha segnato con un colpo da biliardo da fuori area con quella serenità, significa che la Fiorentina sta bene. È bello vederla giocare".
Milan-Napoli invece che cosa ci ha detto?
"È stata una gara completamente diversa da quella di Serie A. Il Napoli i primi 25 minuti è stato stellare, non ha segnato solo perché dall'altra parte c'era Maignan, portiere numero uno al mondo. Se non segni la punizione è dietro l'angolo, specialmente visto che il Milan ha ritrovato alcuni valori e alcuni giocatori come Leao, Brahim Diaz e Tonali. Il ritorno è aperto a tutti i risultati, il Napoli deve gestire al meglio le forze in campionato e pensare in tutti i modi alla partita della storia, che è quella di ritorno".
Si aspettava la vittoria dell'Inter contro il Benfica?
"No, ma l'ha meritata. Sono particolarmente contento per Inzaghi perché con il suo modo di essere mite rispetta sempre i ruoli e non va mai oltre le righe. La partita di Lisbona gli rende giustizia".
Come sta Udogie dopo l'incidente d'auto avvenuto ieri ad Udine?
"Il ragazzo sta benissimo. Ci può stare avere un piccolo incidente di percorso come ce l'hanno tutti, poi quando c'è di mezzo il calcio tutto viene amplificato. Si tratta di una situazione normale, non c'è nessun problema. In pratica ha urtato una sedia di plastica e un piccolo vaso, grazie a Dio non esiste già più niente e lui è tornato ad allenarsi con i compagni".
Che cos'è che è stato importante per la sua consacrazione definitiva?
"A Udine sono state importanti molte cose, ma soprattutto direi il duo Cioffi-Pinzi. La parte tecnica era in mano a loro: Pinzi conosceva l'ambiente, Cioffi gli ha dato fiducia. Parte tutto da lì e se si è consacrato in Serie A è tutto merito di loro due. Poi Sottil ha dato seguito al loro lavoro".
Con l'addio di Conte e l'allontanamento momentaneo di Paratici, è a rischio il futuro di Udogie al Tottenham?
"No, per nessun motivo al mondo. Lui è un patrimonio del Tottenham, poi è chiaro che mi auguro che venga fatta una giustizia positiva a Paratici. Siamo tutti abituati alla distruzione, ma per il bene del nostro calcio mi auguro che questa cosa si risolva quanto prima. Il progetto Tottenham non cambia, Udogie è stato acquistato con il benestare di tutti e tantissimi altri professionisti lo hanno battezzato importante per il club".
Esclude quindi un altro suo prestito la prossima stagione?
"Sì, lo escludo già adesso".
Come mai ancora non è stato convocato in Nazionale?
"Abbiamo grande grande fiducia in Mancini e in tutto il mondo Italia. Probabilmente ci sono delle motivazioni che vanno oltre a delle normali prestazioni, che ora come ora da parte sua sono importantissime e non sono io a dirlo. Tutti lo vorrebbero in Nazionale, lui ci tiene tantissimo, ma è sereno e tranquillo. Quando Mancini lo chiamerà sarà il momento giusto".
Intanto però indossa la maglia dell'Under 21. Quanto tiene all'Europeo che si giocherà in estate?
"Tanto tanto, davvero tantissimo, anche perché gli permetterebbe di giocare le Olimpiadi. Questa è una cosa importantissima, che lo motiva tanto perché è una cosa che può accadere una sola volta nella vita e potrebbe essere un momento da ricordare per sempre".