Ag. Quagliata: "Under21 meravigliosa sorpresa. L'Heracles? Qui si può sbagliare"
A volte per trovare la propria strada si è chiamati a fare scelte inusuali. Di quelle per le quali ci vuole una buona dose di coraggio. Una di queste è quella che ha portato Giacomo Quagliata, terzino palermitano classe 2000, a volare ad Almelo, cittadina di 70mila abitanti nei pressi di Twente per accettare la corte dell'Heracles, la formazione locale che milita nell'Eredivisie, la massima serie olandese. Era il gennaio 2019 e oggi, due anni e mezzo dopo per il ragazzo è arrivato il momento di affrontare il primo allenamento con la Nazionale Under21 di Paolo Nicolato in vista dell'impegno di qualificazione al prossimo Europeo di categoria contro l'Irlanda. "Ancora non l'ho sentito - racconta ai microfoni di TMW l'agente del ragazzo Lara Palmegiani -, ma ho visto alcune immagini e la sua espressione era di quelle davvero felici".
Quanto vi ha sorpreso ricevere la convocazione dell'Under21?
"È stata una bella sorpresa oltre che una grandissima soddisfazione. Qualche tempo fa Giacomo aveva dichiarato che l'Under21 era uno dei suoi sogni e si è realizzato".
L'avventura in Olanda ha iniziato a portare i primi frutti.
"La scelta di accettare la proposta dell'Heracles non è nata per caso. Il club lo ha cercato, ci ha investito dei soldi importanti per prelevarne il cartellino dalla Pro Vercelli e gli ha dato il tempo di crescere, imparare ed affermarsi in un campionato che in molti valutano inferiore alla nostra Serie A, ma che invece ti porta a confrontarti con formazioni di alto profilo come PSV, Feyenoord, AZ e, ovviamente Ajax".
Tra l'altro la sfida contro la formazione di Amsterdam è andata in scena pochi giorni fa.
"Con Giacomo che si è trovato a duellare con quel fenomeno che è Anthony. Alla fine è arrivato un ottimo 0-0. Risultato che merita grande valore se consideriamo che l'Ajax pochi giorni prima aveva battuto 5-0 il PSV e nel turno successivo di Champions è stato in grado di vincere in casa del Borussia Dortmund".
Dal suo punto di vista di agente quali sono le differenze nella gestione dei giovani calciatori fra Olanda e Italia?
"Il punto è uno: in Olanda ti viene data l'opportunità di dimostrare il tuo valore a prescindere dall'età. Questo, però, non vuol dire che li gettano in campo senza preparazione. Tutt'altro. L'Heracles su Giacomo ha lavorato sei mesi prima di dargli spazio e l'occasione anche di sbagliare in prima squadra. In questo modo si permette ad un giocare di crescere ed imporsi".
L'Heracles e l'Under21 sono il presente di Quagliata. Il futuro? C'è anche il ritorno in Italia all'orizzonte?
"La nostra volontà è quella di vivere il momento, di navigare a vista valutando l'evoluzione giorno per giorno. Qualche contatto con top club di Eredivisie c'è già stato e non solo. Se ci sarà l'opportunità di tornare in Italia la prenderemo in esame, ma con l'obiettivo primario che rimarrà sempre quello della miglior occasione di crescita per il ragazzo".