Empoli-Juventus 0-0, le pagelle: Vasquez il migliore, Vlahovic sbaglia e s'innervosisce

Risultato finale: Empoli-Juventus 0-0

Le pagelle dell'Empoli - A cura di Paolo Lora Lamia

Vasquez 7 - In un primo tempo quasi da spettatore non pagante, si fa trovare pronto sul colpo di testa di Gatti da corner. Si ripete sempre sul serbo ad inizio ripresa, risultando uno dei migliori.

Goglichidze 6,5 - Confermato titolare dal primo minuto, ripaga tale fiducia con una prestazione di buona solidità.

Ismajli 7 - Ingaggia un vero e proprio duello con Vlahovic, che ferma in tre occasioni nella prima frazione di gioco. Puntualissimo in ogni chiusura anche dopo l'intervallo.

Viti 6,5 - Contribuisce a rendere coriacea la difesa empolese, facendosi vedere in avanti sui calci piazzati.

Gyasi 6 - Tiene a bada nel migliore dei modi Cambiaso e Yildiz, rischiando anche di segnare su un'ormai consolidata combinazione con Pezzella. Piùin evenienza nel primo tempo.

Grassi 6,5 - Grande dinamismo da parte sua, soffocando i centrocampisti avversari o arretrando per aiutare la difesa a seconda dei casi. Dal 77' Anjorin sv.

Henderson 6,5 - Compone con Grassi una vera e propria diga, che recupera diversi palloni per poi distribuirli o all'occorrenza spazzarli. Dall'89' Haas sv.

Pezzella 6 - Meno dirompente sulla corsia di sinistra rispetto ad altre uscite, ma comunque autore di una buona prova.

Esposito 5,5 - Cerca di partecipare attivamente alle ripartenze empolesi, riuscendoci però raramente. Dal 77' Ekong sv.

Maleh 6,5 - La sua presenza in campo dal 1' dà maggiore copertura al centrocampo. Tuttavia, quando può s'inserisce anche in avanti provando a rendersi pericoloso.

Colombo 6 - Si muove molto, sfruttando i suggerimenti altrui ma anche abbassandosi per favorire gli inserimenti dei compagni. Dal 64' Pellegri 5,5 - Serve Grassi con un tacco geniale, ma poi rischia grosso su un testa contro testa con Gatti.

Salvatore Sullo 7 - Altra prova gagliarda della sua squadra che, continuando così, non avrà problemi a salvarsi. Aggressività, intraprendenza e capacità di saper soffrire: armi sempre più proprie degli azzurri.

Le pagelle della Juventus - A cura di Ivan Cardia

Perin 6 - Gioca chi sta meglio: è il mantra di Motta, anche in porta. Non ha grandi occasioni per dimostrarlo.

Kalulu 6 - Poche sbavature, non tantissime corse in avanti. Solido.

Gatti 7 - Leadership da senatore: il più pericoloso nell'area avversaria, nel finale alza il muro e porta a casa lo 0-0. Meglio di una sconfitta.

Bremer 6,5 - I ruoli sembrano invertiti, lui pare lo scudiero. Il risultato, comunque, è che sbaglia poco o nulla. Evitabile il giallo.

Cambiaso 6 - Parte a sinistra e lo ritrovi un po' dappertutto: è uno di quelli che sembra aver assimilato meglio la filosofia del tecnico. Nelle scelte, però, si può migliorare.

Locatelli 6,5 - Motta lo rimette lì dove non dà esattamente il meglio, ma la sensazione di un giocatore rinfrancato dal cambio in panchina resta. Tra i pochi convincenti nello scialbo primo tempo, cala col passare dei minuti. (Dal 66' Thuram 6 - Il fisico ce lo mette, anche troppo. Non cambia la partita).

Douglas Luiz 5 - Rimandato alla prima da titolare: fatica a trovare la sua dimensione in campo e rallenta l'azione dei suoi. (Dal 66' Fagioli 5,5 - Svagato nella gestione del pallone e poco incisivo nelle soluzioni offensive. Si ricordano ingressi migliori).

Nico Gonzalez 5,5 - Ai limiti dell'ectoplasma nel primo tempo, dà segnali di risveglio a inizio ripresa quando mette Vlahovic in porta. Poi esce. (Dal 66' Weah 6 - Almeno va sul fondo).

Koopmeiners 5,5 - Un po' come l'argentino: si vede e non si vede. Un paio di ciabattate sotto rete: deve entrare nel nuovo mondo bianconero

Yildiz 6,5 - Una bella verticalizzazione per Dusan e tanti scambi cercati. Palla al piede trasmette una costante sensazione di pericolo, ma non la concretizza e il colpo gli resta in canna. (Dal 66' Mbangula 5,5 - Un po' come tutti i subentranti: non morde).

Vlahovic 5,5 - I palloni gli arrivano per lo più spalle alla porta: così diventa faticoso. Di occasioni, però, ne ha: la migliore quando Gonzalez lo manda a tu per tu con Vasquez e gli spara addosso. Nel finale, un film già visto: si innervosisce e non ne indovina più una.

Thiago Motta 5,5- La prima Juve che si possa definire "sua", con i giocatori che ha voluto in estate, ricorda quanto sia complicato smaltire le scorie di tre anni con un gioco claudicante. Gara bruttina al di là degli oggettivi meriti dell'avversario. I segnali peggiori? I volti nuovi - Douglas Luiz, Nico Gonzalez e Koopmeiners, tutti alla prima da titolare - deludono; inoltre chi entra fa, in media, peggio di chi esce. Nel finale, è la sua squadra a dover difendere il pareggio. C'è tempo, ma anche parecchio lavoro da fare.