Yverdon, Bignotti: "Presi in cinque dall'Italia. La Svizzera accorcia maturazione"
"Abbiamo fatto un mercato interessante. In Italia abbiamo pescato Esteves, Kamenovic, Aké, Baradji e Legowski". A dirlo a TMW è Nicola Bignotti, direttore che è all'ottavo anno di Svizzera, dopo avere avuto esperienze in Italia fra AlbinoLeffe e Genoa. "Poi abbiamo preso Sylla dal Lens, Gnakpa dallo Chateauroux, Gonzalez dal Penarol... Possiamo fare un campionato tranquillo. Cambiando tanto ci vuole tempo ma siamo attrezzati. Poi una volta raggiunto l'obiettivo salvezza ci penseremo".
L'anno scorso era il primo di A.
"Abbiamo fatto un campionato in funzione dell’obiettivo, non siamo mai stati nelle ultime due posizioni, fra retrocessione diretta e playout. Per una neopromossa e per una realtà piccola come la nostra è un ottimo risultato. Quest’anno la volontà della proprietà è di consolidarsi nella categoria, poi di fare un ulteriore upgrade come struttura, organizzazione, società neopromossa anche in virtù delle strutture, investirà sempre nelle infrastrutture, nell’idea c’è la copertura del 100% dello stadio".
Il campionato svizzero negli ultimi anni è migliorato...
“È diventato molto interessante, soprattutto per le squadre che comprano dal mercato svizzero. Germania, Italia, Inghilterra, ci sono calciatori svizzeri anche in top club come Akanji al Manchester City. Il campionato è di buonissimo livello, dove i giocatori vengono ancora più volentieri che in passato, perché è sì di formazione ma non solo. Guardate Calafiori, il pensiero è quello: vengo, mi valorizzo e poi vado nei top d’Europa. Prima ci poteva essere uno step ulteriore, ora si può andare subito in un top club europeo e succede spesso".
Però può essere un unicum.
“Sicuramente era già un giocatore con grande potenzialità ed enormi qualità, l’anno qui gli ha permesso di crescere da tutti i punti di vista, giocava una squadra con 20-25 mila spettatori ogni partita, che fa le competizioni europee. Però allo stesso tempo… Non ci sono le pressioni fuori dal campo, ti puoi concentrare solo sull’aspetto sportivo, senza dover uscire e soffrire tutta la settimana contestazioni e bombardamenti mediatici. Il passaggio lo ha aiutato. Il percorso di Calafiori è stato molto veloce, quasi incredibile. Qui i giovani hanno la possibilità di giocare, con stadi bellissimi, le strutture sportive sono all’avanguardia, le squadre sono serie. Per me è un punto di passaggio e per alcuni anche un punto di arrivo".
Come per Zanotti e per Latte Lath.
"Zanotti ha fatto molto bene al San Gallo, ha avuto tantissimo spazio in Serie A. Qui quando una squadra prende un giovane ci punta, gli dà la possibilità di sbagliare. Hanno la possibilità di valorizzarsi parecchio. Zanotti è passato da una realtà importante al Lugano, che è una grande squadra in questo momento. Può fare un altro salto importante. Latte Lath è un altro: giocava e non giocava in Serie B, gli han dato fiducia, ha fatto un gran campionato. Passando di qui puoi accorciare parecchio, se investono su di te hai la possibilità di dimostrare e di crescere sbagliando. Un giovane in Italia, soprattutto se è in prestito, dopo i primi errori lo emarginano, lo mettono in dubbio".
Andiamo con i nomi: Marley Akè.
“Era già qui in prestito da noi, lo abbiamo preso a titolo definitivo, ha fatto molto bene l’anno scorso. È uno di quei giocatori che ha capito che questo campionato lo può valorizzare e dargli la possibilità di fare un percorso che in Italia avrebbe fatto con più fatica, è un esterno offensivo con grandissime qualità. Può fare ancora meglio”.
Kamenovic.
“Abbiamo rinnovato il prestito con la Lazio, arrivato a gennaio dello scorso anno. Ha fatto bene, noi giochiamo a tre e lui fa il braccetto. Abbiamo fatto tanto per tenerlo, lui ha fatto tanto per tornare anche rifiutando offerte più remunerative dal punto di vista economico
Gonçalo Esteves.
“È in prestito dall’Udinese, è giovane e ha grande qualità. Prima giocava nell’Estoril, avevamo già cercato lo scorso anno e ha quelle caratteristiche per mettersi in mostra. Ha grande uno contro uno, velocità, tecnica”.
Ciliegina sulla torta: Legowski.
“Cercavamo un giocatore con quelle caratteristiche, il nostro direttore tecnico è un valore aggiunto per il nostro club ed è italiano, Filippo Giovagnoli, ha identificato in lui quello che cercava il mister. Abbiamo trattato con la Salernitana, mentre il giocatore era nell’under21 polacca quindi c’erano problemi dal punto di vista dei tempi. L’ultimo giorno di mercato abbiamo chiuso l’operazione, fa parte di quel gruppo di giocatori che come Esteves deve giocare con più frequenza, c’è la vetrina e le partite per valorizzarsi".
Infine Baradji del Legnano dalla Serie C.
"Lo abbiamo seguito durante l’anno ed è stato fortemente voluto dal nostro direttore tecnico, appena è arrivato ha avuto un infortunio muscolare quindi non ha ancora potuto giocare con regolarità. Lo abbiamo acquistato a titolo definitivo come Aké, ci puntiamo molto perché ha le caratteristiche per fare molto bene.
Insomma, è soddisfatto.
“Sono assolutamente soddisfatto, va dato atto al presidente Jeff Saunders - molto operativo sul mercato - e al dt di aver fatto un lavoro di network importantissimo. Noi abbiamo trattato con il Penarol, con il Lens, con l’Udinese, con top club in tutto il mondo. Poi scelto giocatori dopo analisi molto approfondite, abbiamo fatto un lavoro molto curato. E va dato atto alla proprietà di Jamie Welch di avere dato alla società una forza importante, convincere certi profili di venire in una piccola città Svizzera".