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De Paola: “Mi aspetto di più dalla Juve e da Motta. Gasperini? Suo il miracolo CDK"

De Paola: “Mi aspetto di più dalla Juve e da Motta. Gasperini? Suo il miracolo CDK"TUTTO mercato WEB
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Oggi alle 11:54Serie A
di TMWRadio Redazione
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Editoriale con Paolo De Paola, intervistato da Lorenzo Beccarisi e Vincenzo Marangio
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Durante l'appuntamento odierno con L’Editoriale sulle frequenze di TMW Radio è intervenuto Paolo De Paola. Queste le sue parole:

Con il mercato di gennaio la Juventus può crescere?
“Noi stiamo dicendo che la Juventus non è sana perché ha tanti infortuni e non ha un’alternativa per l’attacco. Se il mercato dovesse essere deludente, da un punto di vista economico o di scelte, non si può vivere di attese. Io comunque da Motta e dalla Juventus mi aspetto di più. In alcuni casi sembra di essere tornati al gioco di Allegri. La Juventus ora ha l’obiettivo di arrivare in Champions e non può sbagliare. Questo è il momento di svolta”.

Ci sono varie trasformazioni in atto con il gioco di Motta?
“Io sto vedendo delle trasformazioni in Nico Gonzalez e in Koopmeiners. Da quando loro hanno preso stabilità la Juve è cambiata. Ieri per esempio non mi è piaciuto Kalulu. Non mi è piaciuta la fase difensiva arroccata con il Monza padrone. Ormai tutti sanno che i bianconeri vanno in difficoltà se aggrediti”.

Un altro weekend non positivo per gli arbitri.
"Ieri ci sono state cose clamorose. Il fuorigioco di tacco, il rigore contro l’Atalanta. Queste cose in Europa non si fischiano più per fortuna. Io sogno un arbitro che vada al VAR e giudichi quello che lui ha visto in campo. Non si può dare quel rigore perché è un normale contrasto di gioco. Non si può fischiare quel fuorigioco”.

Undicesima vittoria consecutiva per l’Atalanta.
“Il cambiamento dell’Atalanta è che Gasperini si arrabbia con i suoi perché non giocano bene ma chiudono sia il primo tempo che il secondo in vantaggio. La bravura di Gasperini, poi, è che sa adattarsi. Basta dire di volerlo vedere in una grande, ha fatto diventare l’Atalanta una grande. Il miracolo De Ketelaere, poi, è tutto suo, mettendolo 10 metri più avanti e facendogli prendere qualche chilo”.

Tante grandi vincono ma soffrono, c’è una fase di calo per tutti?
“Adesso le squadre vivono del carattere del proprio allenatore. In questa fase delicata, in cui si delinea la classifica, sono gli allenatori che danno la giusta motivazione alla squadra. Conte e Gasperini vincono ma si arrabbiano per la prestazione sono quelli che analizzano meglio la realtà. Fonseca e Motta che fanno azioni di diplomazia, invece, sono in difficoltà".

Sulla gara di stasera dell’Inter contro il Como? I nerazzurri sono ancora i favoriti per lo scudetto?
“L’Inter virtualmente è prima a pari punti con l’Atalanta. È la squadra più in forma del momento e non penso che il Como possa essere un ostacolo, a meno che non si dia qualcosa per scontato. Inzaghi, però, ha fatto fare un salto di qualità mentale ai suoi che sono protagonisti sempre meno di blackout durante la gara. Questa squadra è fortissima e programma di anno in anno, non ha mai avuto bisogno del mercato di gennaio”.

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