D'Aversa sfida l'amico Conte, Perinetti li ebbe al Siena: "Uno era il vice, l'altro un giocatore"

Stasera Roberto D'Aversa sfida Antonio Conte in una partita proibitiva per l'Empoli, al Maradona contro il Napoli. A Fuorigrotta saranno avversari, ma solo per 90 minuti. Perché poi torneranno ad avere il solito, strettissimo rapporto amicale. Un'amicizia nata ai tempi di Siena, come racconta Giorgio Perinetti, che di quel Siena era dirigente: "Conosco bene sia Conte che D’Aversa perché - le sue parole a Radio Marte - li ho avuti come calciatori e poi Antonio era il secondo di De Canio quando D’Aversa giocava nel Siena. I due sono diventati amici poi, stasera sarà una gara affatto facile per il Napoli.
Oggi Conte, dopo l'ottima stagione col Napoli, viene accostato a destra e a manca. Ma Perinetti non lo vedo in nessun altro posto diverso da Napoli: "Non vedo e non percepisco dubbi sulla permanenza di Conte sulla panchina del Napoli. Quando è andato via bruscamente da qualche club è stato dovuto ad una mancata condivisione dei progetti. Mi risulta che Conte stia bene a Napoli, ama la città e si è creata una simbiosi con i tifosi. De Laurentiis ha un carattere forte come l’allenatore, ma se c’è condivisione di progetti, ovvero l’idea e l’interesse comuni di portare in alto il Napoli, non vedo perchè non dovrebbe rimanere”
Infine il noto dirigente sportivo si è soffermato sull'annata del Napoli e sulla lotta-Scudetto con l'Inter: "Il Napoli sta lottando per lo scudetto fino all’ultima giornata e questo è già un merito. Ha perso qualche punto con le cosiddette piccole ma ci può stare, ma il lavoro di Conte è stato importante".
