Como, il "Gallo" rialza la cresta: in panchina senza polemiche, Belotti torna al gol
Il Gallo Belotti è tornato. Con una zampata rabbiosa appena messo dentro da Fabregas, ha regalato al Como il terzo gol (poi risultato decisivo) contro il Verona ieri pomeriggio al Sinigaglia. La sua firma sul 3-2 finale dopo la doppietta di Cutrone. E lui, reduce da un momento non brillante, a fine gara spiega e rilancia:”Contento del gol, all’inizio del campionato ho giocato con Patrick e certe dinamiche non sono andate bene. Adesso la squadra trovato la quadratura giusta, si vede che siamo in grado di fare bene e creare soluzioni varie. Io so che devo essere pronto sempre e mettere in difficoltà per la scelta il mister. Cesc è molto preparato, è in grado di leggere bene le partite e sarà lui a scegliere il modulo giusto per noi”.
Nessuna polemica
Belotti in panchina, ma senza polemiche, senza proteste. Lo ammette lui stesso he all’inizio della stagione la coppia con Cutrone non ha funzionato al meglio, ora gli equilibri di squadre di sono e lui è il primo ad essere felice. Il gol di ieri ha un enorme peso specifico per il Gallo:”Segnare è bello, sono felice, un attaccante deve segnare. Contento di aver fatto gol e della doppietta di Patrick. Noi siamo una famiglia qui al Como, ho fatto un gol e non voglio smettere. So quanto sono importanti i miei gol per la società che mi ha voluto”
Competizione sana
E poi la felicità. Si, quella che Andrea dice di aver rivisto tra i suoi compagni al campo di allenamento:”Mi sorprendono molte cose. La felicità di trovarsi al campo per ogni allenamento, c’è voglia di stare insieme, stiamo bene. C’è sana competizione per migliorare, cosa importante per tutti noi. Mi ha impressionato questa cosa. Tutti stiamo andando nella stessa direzione: tutto quello che il mister ci chiede lo facciamo, Vedo i compagni convinti, è una cosa importante per noi. Ognuno che va in campo è convinto di fare qualcosa di positivo Anche io, dopo questo gol voglio continuare a segnare. Il gol è una ottima medicina per noi attaccanti….”