Come Fava nel 2007. Ndoye si sblocca quando conta e mette la sua firma sulla Champions
Dan Ndoye come Dino Fava Passaro. Nei giorni precedenti alla sfida conto il Napoli al Maradona-San Paolo in tanti, fra i più stagionati, a Bologna avevano pensato e azzardato questo paragone tornando con la memoria alla Serie B del 2007/08 che vide i rossoblù conquistare la promozione in Serie A anche grazie a uno dei giocatori che meno avevano reso, in termini di gol, in una stagione contrassegnata da un Massimo Marazzina in stato di grazia (23 reti).
In questa stagione Ndoye infatti, proprio come Fava allora, non era mai riuscito a trovare la via del gol in campionato fino a maggio, l’unica rete infatti è stata contro l’Inter in Coppa Italia, nonostante tantissime occasioni capitate sui suoi piedi – e spesso sprecate – e una mole di gioco che lasciava l’amaro in bocca per quello zero nella casella gol fatti.
Nel 2007 fu Mantova il teatro dell’inatteso con il gol di Fava, che si era sbloccato la settimana prima nel 3-0 contro il Messina, che regalò una vittoria vitale per superare il Lecce e conquistare il secondo posto in classifica. Oggi invece è stato il Maradona a essere teatro della prima rete dello svizzero, a cui ha fatto seguito un’altra prima volta stagionale come quella di Stefan Posch, che è valsa una qualificazione che a Bologna mancava da un’eternità, 60 anni, e un ritorno in Europa a 22 anni di distanza da quella Coppa Intertoto che i più giovani neanche ricordano più fosse esistita.