Chi è Alexandr Jucov, il CEO di World Lab Technologies che vuole acquistare il Milan
Il nuovo pretendente al Milan arriva dall’est Europa. Dalla Moldavia, per la precisione, con le fattezze di Alexandr Jucov. Classe 1969, nato a Chisinau, è il fondatore e CEO di World Lab Technologies, la compagnia che nella notte scorsa ha diramato un comunicato per commentare le indiscrezioni sull’interesse ad acquisire da Elliott il club rossonero. Avvolta nell’ombra, un po’ come lo stesso Jucov: quasi tutte le informazioni reperibili sul suo conto arrivano dal suo sito personale, in cui è descritto (senza ulteriori specifiche) il suo background di successo “basato sul pragmatismo”.
Una nuova compagnia. Fondata nel 2020, la World Lab Technologies (da ora WLT) è attiva in vari campi, almeno per quanto documentato dal sito ufficiale della compagnia: energie rinnovabili, mobilità sostenibile, infrastrutture, tecnologie informatiche, sport e logistica. A ottobre 2020 ha inoltre annunciato un ambizioso piano di partecipazione, con un investimento da 10 miliardi di dollari, alla modernizzazione del Large Hadron Collider, l’acceleratore di particelle situato presso il CERN di Ginevra. E in un articolo di Forbes (edizione indiana) si fa riferimento a un interesse nel ramo della genetica. I colleghi di Calcio&Finanza avrebbero individuato in Wyoming, stato degli USA considerato uno dei principali paradisi fiscali al mondo nell’ultima classifica di Tax Justice Network, il luogo di costituzione dell’azienda, con un capitale sociale di 100 dollari diviso in azioni dal valore di 1 dollaro ciascuna.
Non solo il Milan. Come detto, lo sport figura ufficialmente tra i campi d’interesse della WLT. E in effetti, già prima di interessarsi al club italiano (il comunicato delle ultime ore era stato precedente anticipato da una inusuale dichiarazione d’interesse datata 18 agosto 2020), la società di Jucov aveva palesato l’intenzione di investire nello sport. Quello americano, nello specifico: due giorni prima, la WLT aveva espresso la volontà di acquisire la maggioranza delle quote della squadra di football americano di Washington. E sempre ad agosto, Jucov si era dato altrettanto interessato a una partecipazione nei Wizards, franchigia di NBA con sede sempre nella capitale statunitense. Nel mezzo, si era dichiarato pronto a lanciare un’offensiva da 50 miliardi di dollari per acquisire il traffico USA del noto social TikTok. Fin qui, riscontro internazionale molto modesto, al netto del già citato articolo di Forbes India (non redatto dalla redazione della prestigiosa rivista) e di un’altra apparizione (sempre con le stesse modalità) sulle pagine di Business Insider. Il dubbio resta: si parla di un affarista in cerca di visibilità o il futuro del Milan può davvero parlare moldavo?