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Casini: "Giornata all'estero? Ho solo risposto a una domanda. Arbitri italiani al top"

Casini: "Giornata all'estero? Ho solo risposto a una domanda. Arbitri italiani al top"
venerdì 26 gennaio 2024, 16:28Serie A
di Ivan Cardia

16.14 - Conclusa l'assemblea di Lega Serie A odierna il presidente Lorenzo Casini parla in conferenza stampa: "I temi principali sono due. Abbiamo ricevuto, lo avevamo invitato, il presidente Gravina per parlare di riforme. Il secondo è i criteri di ripartizione dei diritti non audiovisivi della Serie A. Il presidente, come già accaduto a Roma, ci ha indicato le criticità del calcio italiano e la necessità di intervenire sull'ordinamento del campionato, anche per l'eccessivo numero di squadre professionistiche, prospettando un documento che dovrà essere condiviso con le componenti. La Serie A in modo compatto ha presentato osservazioni e fatto domande: anche noi stiamo lavorando al documento di riforme che sarà discusso nell'assemblea del 5 febbraio. Abbiamo ribadito la necessità che il diritto di intesa rimanga, non solo come caratteristica di qualsiasi sistema federale europeo, ma anche che venga riconosciuto alla Serie A un ruolo di leadership. L'incontro è stato proficuo. Sul secondo argomento, l'assemblea ha approvato, con 19 voti su 20, i criteri di ripartizione per il prossimo quinquennio, che fanno a raffinare i precedenti. È molto importante, perché dà stabilità commerciale all'attività della lega: qualsiasi contratto andremo a siglare, a livello non audiovisivo, sappiamo quale sarà il criterio di ripartizione. Chiudo ricordando che domani è il giorno della Memoria, noi ci teniamo particolarmente".

Si è parlato del tema arbitrale dopo il servizio su Le Iene?
"Non se n'è parlato. È un servizio televisivo, so che è stato molto commentato: la Serie A sarebbe vittima paradossalmente. In quelle che sono poi le proposte di riforma c'è anche il tema arbitrale: siamo d'accordo che la qualità degli arbitri italiani è tra le più alte al mondo. Discuterli è un errore. Sicuramente si possono avere delle migliorie, guardare al professionismo sul modello inglese o ragionare sull'assetto organizzativo dell'AIA. Guardando altri sistemi si può ragionare, ma non discutiamo la qualità. E aggiungo, dato che sono stato chiamato in causa da un articolo di Alessandro Barbano: noi abbiamo chiesto di aver una costante verifica del protocollo VAR e delle norme interpretative, la Serie A è a disposizione".

Evoluzioni sulla lotta al razzismo?
"Abbiamo trasmesso gli esiti della riunione al Viminale, si è deciso di costituire un gruppo operativo. L'obiettivo è ambizioso: da una parte si vuole verificare lo stato della normativa e dall'altro si vuole vedere lo stato di adeguatezza degli impianti per poter intervenire tempestivamente. E poi, terzo ma ancora più difficile, c'è la sfida culturale a portare che questi episodi non si verifichino".

Si è discusso tanto dei fischi al minuto di silenzio per Riva.
"Parlando col ministro dello sport saudita, ci è stato detto che lì non capivano il silenzio e quindi andava fatto bene un annuncio. È stato fatto, sono partiti i fischi, è apparsa la foto, i calciatori hanno applaudito e tutto si è placato. C'è stato un fraintendimento e non è vero che c'è stato un minuto di fischi. Volevamo dare un messaggio agli italiani. Per i pochi spettatori, credo che abbiamo avuto poco tempo per organizzare diverse cose come ad esempio i charter per i tifosi che sicuramente avrebbero aiutato. In loco la risposta è stata positiva, era la prima volta e sicuramente tante cose possono essere migliorate, ma non c'è stato alcun danno di immagine".

Quindi la formula a quattro squadre sarà confermata?
"È una decisione che spetta all'assemblea, la prenderemo di anno in anno".

Ha parlato della possibilità di una giornata all'estero...
"Anzitutto, mi è stata fatta una domanda specifica a cui ho risposto chiarendo: primo, è un'idea antica, perché Tebas ne parlava 5-6 anni fa. In altri sport è praticata da decenni. Io ho detto chiaramente che non è una cosa in programma adesso: ci vorrebbero almeno 2-3 anni e non è programmata. Chiaramente se mi si chiede se è possibile dico che tutto è possibile, valutando i pro e i contro. I contro, e tranquillizzo i tifosi, sono proprio loro: si perderebbero una partita in casa e bisognerebbe capire quale. È una cosa di cui si è discusso e si discuterà, ma se mi chiedete nell'immediato dico no".

Si è parlato di un botta e risposta con Lotito...
"Beh, l'avrebbero scritto anche se non fosse venuto. C'è stato un clima sereno, senza animosità che a volte c'è. Uno scambio schietto".

Si è parlato di ridurre il numero di squadre in A?
"No in termini concreti. Si è ribadito che il calcio italiano è quello che ha il maggior numero di squadre professionistiche nel complesso, ma la Serie A non è il tema".

E se le altre componenti arrivassero a chiedere la riduzione del numero di squadre in campionato?
"Risponderemmo che è un diritto della Serie A decidere il numero di squadre che ne fanno parte".

16.28 - Conclusa la conferenza stampa di Casini.

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