Bonfrisco a RFV: "Il VAR a chiamata può diventare un aiuto, è una cosa democratica"
L'ex arbitro Angelo Bonfrisco ha parlato a Radio Firenzeviola durante il programma 'Scanner', a cura dell'avvocato Giulio Dini:
Queste le sue parole sulla tecnologia in arrivo nei campionati minori, denominata "Video Support": "Hanno trovato una via di mezzo. La tecnologia ha un costo molto elevato. Per esempio la goal-line technology non c'è in Liga o nella nostra Serie B. Io da arbitro posso sbagliare un'interpretazione, però la sconfitta e il dispiacere più grande sarebbe non dare un gol perché non ho visto il pallone varcare la linea. Sarà un supporto di immagini in modo tale avere un aiuto. Credo che in queste Federazioni minori si stia andando avanti in questo senso. Stanno cercando di instradare anche le altre categorie. Serve per dare un indirizzo tecnologico. La Svezia però per esempio ha detto "no grazie". In Inghilterra si sentono in maniera forte le interruzioni del Var".
Il Var è iper utilizzato?
"Abbiamo avuto un'evoluzione da un contesto abbastanza composto, e poi abbiamo iniziato ad allargare. C'era la campagna di "perché non è andato a vederlo?". Adesso sono aumentati gli interventi. Il Var a chiamata potrebbe essere un aiuto. E' una gestione politica: dare l'opportunità agli allenatori di chiamare il Var è anche una cosa democratica. La decisione sarebbe dell'arbitro però il mezzo non sarebbe usato solo dai direttori di gara. Deve diventare anche un gioco di squadra, e io ci metterei anche il Var a chiamata da parte degli allenatori. Però in panchina o nello staff ci dovrebbe essere una figura che stia attento alle situazioni arbitrali".