Bologna-Sassuolo 4-2, le pagelle: Zirkzee, assist e mezzo gol. Crollo finale dei neroverdi

Risultato finale: Bologna-Sassuolo 4-2

BOLOGNA
Skorupski 5 - La pressione di Laurienté lo induce all'errore nella costruzione dal basso che vale l'1-0 del Sassuolo. Colpa sua, è evidente. Per il resto nessuna responsabilità.

Posch 6 - Torna da titolare, ma non ha subito un grande impatto: primi minuti non eccezionali, rischiando anche un autogol, poi comincia a crescere e non si fa saltare da Laurientè. Attento nelle diagonali.

Beukema 6 - Guida la linea difensiva, chiamando a sé i terzini se il compagno si stacca e facendo attenzione alle preventive.

Calafiori 6,5 - Si sgancia sempre con personalità, salendo sulla seconda linea in fase di sviluppo e aiutando anche a ridosso dell'altra area. Sfiora anche il bol. Dietro, poi, è diventato ormai una garanzia.

Kristiansen 6 - Ci abbiamo fatto attenzione, seguendo il consiglio di Thiago Motta: l'atteggiamento quando perde il pallone è sempre perfetto, rimane aggressivo e spesso lo riconquista pure. Nel finale trova anche l'assist per Fabbian.

Freuler 5,5 - C'entra anche lui nell'uscita sbagliata che causa l'1-0 del Sassuolo. Troppo statico poi nell'uno contro uno con Volpato sul 2-1. Mette lo zampino (in negativo) in entrambi i gol subiti da Skorupski. In mezzo, come al solito, tanto lavoro sporco per la squadra.

Aebischer 6 - Nella palle inattive a favore è l'uomo designato per prevenire le ripartenze del Sassuolo e le sue marcature funzionano sempre bene. Le poche volte che non vanno, spende il fallo, prende il giallo e viene sostituito. Dal 58' Orsolini 5,5 - Ingaggia un duello costante nell'ultima mezzora con Doig e ne esce sconfitto. Sebbene con lui in campo arrivi la rimonta, la sua firma non riesce a lasciarcela.

Fabbian 7 - Confermato nel ruolo di esterno offensivo di destra, svaria per tutto il fronte, giocando con grande diligenza tattica. Il suo gol è molto pesante, fa partire la rimonta. Ed è meritatissimo. Dall'83' Moro s.v.

Ferguson 7 - Alcune scelte un po' troppo affrettate nel primo tempo sembrano confermare la scarsa lucidità dell'ultimo periodo. Nella ripresa però si trasforma, torna a giocare a tutto campo e con un gran tiro da fuori realizza il 3-2, confermandosi uomo-simbolo della squadra.

Urbanski 6 - Confermato titolare per la quinta volta, nonostante i tanti rientri, risponde con una prestazione sufficiente. Viene molto nel vivo del gioco, confeziona un paio di palloni ottimi per i compagni. Dal 58' Saelemaekers 7,5 - Entra e cambia la partita. Gioca con la reattività necessaria per contendere tante seconde palle e dà un sacco di suggerimenti illuminanti ai compagni. Nel finale la ciliegina sulla torta: il primo gol con la maglia del Bologna.

Zirkzee 7 - Se prende posizione col corpo, la palla non gliela togli mai. Ma col passare dei minuti ne tiene sempre meno in avanti. Fa tutto e con classe, rende spettacolari anche le giocate normali come un tocco a due metri per un compagno. E poi c'è la girata dell'1-1: il gol non viene assegnato a lui (c'è la deviazione di Viti), ma è come se lo fosse. Ci aggiunge anche un assist per dare un'ulteriore dimostrazione del fatto che più decisivi di lui, oggi, in Serie A, ce ne sono pochi.

Thiago Motta 7 - Ormai i principi di gioco sono quelli, li conosciamo, li vediamo ad ogni partita perché il Bologna ha un'identità chiara. Quello che sorprende è che col passare dei minuti invece di perdere brillantezza i suoi ragazzi sono sempre più sul pezzo. Indovina anche la mossa di lasciare Saelemaekers e Orsolini in panchina per cambiare la partita nella ripresa, visto che è proprio il belga a riuscirci.

SASSUOLO (A cura di Marco Pieracci)
Consigli 5,5 - Un brivido sul destro di Urbanski, deviato da Thorstvedt. Trafitto dal fuoco amico sul primo gol del Bologna, sugli altri non è così reattivo.

Pedersen 5,5 - Parte forte, mettendo da parte la timidezza delle prime uscite. Finisce la benzina troppo presto, Saelemaekers lo mette in croce.

Erlic 5,5 - In costruzione non è sempre pulito, tanti lanci finiscono nel nulla, dietro soffre il movimento continuo di Zirkzee che non gli dà punti di riferimento. Dall'81' Ruan 5 - Rinvio posticcio per il poker del Bologna, la difesa frana col suo ingresso.

Viti 4,5 - Poco convinto nell'opposizione sul tiro da fuori che porta al pareggio, invece di respingerlo finisce con l'accompagnarlo in rete. Sovrastato da Fabbian sul secondo gol rossoblù.

Doig 6 - Rinforzo pronto all'uso, l'ambientamento nella nuova realtà è stato immediato. Primo tempo ottimo, nella ripresa si abbassa concedendo troppi spazi a Orsolini.

Lipani 6 - Per la prima volta da titolare in Serie A, al più giovane in campo non tremano le gambe: ci mette anche la malizia che serve. Esame superato. Dal 59' Boloca 5 - Rimasto fuori un po' a sorpresa, prosegue il momento negativo: superato con un tunnel sul 4-2.

Thorstvedt 6,5 - Arretra il suo raggio d'azione, lasciando la trequarti per scalare in mediana. Ritrova il gol che gli mancava da nove partite, recupera tanti palloni. Uomo ovunque.

Bajrami 6 - Fantasista dedito al sacrificio: deve sporcare le linee di passaggio e innescare Pinamonti. Fa entrambe le cose, spendendo tanto. Dal 68' Racic 5 - Downgrade evidente.

Volpato 6,5 - Compito ingrato sulla trequarti: fa le prove generali in dribbling, poi ecco il graffio di classe: disegna un meraviglioso sinistro a giro, alla Berardi appunto. Dal 59' Ceide 5 - Chi l'ha visto?

Laurienté 5,5 - Va deciso in pressione su Skorupski, inducendolo all'errore nel rinvio. Sarà l'unica occasione in cui si fa notare. Usa il doppio passo per provare a mettere in difficoltà Posch, senza riuscirci.

Pinamonti 5,5 - Beukema lo prende in consegna, facendolo girare il più possibile a largo dell'area di rigore, si rende utile giocando di sponda. Dall'81' Mulattieri sv

Alessio Dionisi 6 - In una partita così delicata dimostra di avere coraggio scegliendo la linea verde: punta sui giovani e impone il pressing alto al Bologna, per non farlo venire fuori con il palleggio da dietro. Non dà respiro alla squadra di Motta mandandola in tilt, ma quando cala l'intensità arriva il crollo improvviso. La fragilità difensiva comincia a essere preoccupante e i cambi non convincono.