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Bologna-Inter, Marelli e la rimessa contestata da Inzaghi: “Avanti ma il VAR non può intervenire”

Bologna-Inter, Marelli e la rimessa contestata da Inzaghi: “Avanti ma il VAR non può intervenire”TUTTO mercato WEB
ieri alle 20:41Serie A
di Giuseppe Lenoci

Ecco le parole di Luca Marelli dopo la sfida Bologna-Inter: "La prima rimessa laterale è quella incriminata. Il pallone esce di fronte alla panchina dell'Inter, la rimessa stessa verrà battuta più avanti con 13-14 metri davanti. Il guadagno dei metri è eccessivo, mentre sulla seconda è tutto regolare. Il VAR, su queste situazioni, non può intervenire".

Sul presunto fallo di mano di Carlos Augusto.
"Il tocco c'è stato con il braccio sinistro, ma è davanti al corpo motivo per cui non è stato fischiato il calcio di rigore".

E alla fine arriva Riccardo Orsolini. Il miglior fantasista della Serie A, che in Nazionale non trova la chiamata del ct Spalletti, irrompe in mezza rovescia nella corsa scudetto. È sua la rete che, all’ultimo minuto, decide la sfida del Dall’Ara: dopo novanta e passa minuti di pressione e ritmi altissimi, senza grandi occasioni, il Bologna batte l’Inter con il risultato di 1-0. È un finale che, ovviamente, fa felice Vincenzo Italiano e tutto il popolo rossoblù, dato che gli emiliani superano, almeno per il momento, la Juventus in zona Champions League. Ma, soprattutto, a ridere è Antonio Conte, che a Bologna ha pareggiato e si gusta lo stop della squadra di Simone Inzaghi: in virtù di questa sconfitta, il Napoli aggancia l’Inter in vetta alla classifica. E le note di Cesare Cremonini sono liete per il Dall’Ara, amarissime per i nerazzurri, che a Bologna hanno già perso uno scudetto e rivedono vecchi fantasmi.

Che pressione del Bologna: 0-0 all’intervallo. Lautaro spaventa subito il Dall’Ara con un pallonetto da posizione defilata: Ravaglia salva in corner. È un fuoco di paglia, il ritmo del primo tempo lo determina soprattutto il Bologna, mentre l’Inter si preoccupa per Carlos Augusto che al 13’ atterra male ma poi continua. L’uomo più pericoloso degli emiliani è Ndoye: si accentra e arriva al tiro, la palla sibila a lato rispetto alla porta difesa da Sommer. Poi è ancora lui a costruire un gol quasi fatto per Dallinga, che Pavard devia in calcio d’angolo. La risposta nerazzurra arriva su palla inattiva, con un paio di zuccate imprecise di Bastoni. Nel finale, da segnalare il cartellino giallo all’indirizzo di Mkhitaryan: diffidato, il centrocampista armeno salterà la prossima con la Roma per squalifica. 0-0 a fine primo tempo.

Secondo tempo scorbutico, poi ci pensa Orsolini. La ripresa inizia senza cambi, la partita si innervosisce. Ci pensa anche Colombo che, forse per qualche parola di troppo tra i due, espelle Italiano e Farris (vice di Inzaghi) a dieci minuti dall’inizio per un diverbio tra i due. A proposito di cartellini: ne arriva uno giallo per Bastoni, che come Mkhitaryan salterà la Roma. In campo, il copione è più o meno lo stesso: tanta intensità, occasioni con il contagocce. Superata l’ora di gioco partono i cambi, e Italiano si gioca la carta Orsolini - che darà i suoi frutti -, poi anche quella Castro. La partita resta frammentata e scorbutica, brividi finali quando Lautaro e Ravaglia si contendono un pallone aereo, che poi finisce sul palo: Taremi ci si fionda e Miranda chiude il tap-in. Sarebbe stato tutto da rivedere perché Colombo aveva fermato il gioco, ritenendo fallosa la carica dell’attaccante argentino sul portiere rossoblù. È una specie di scossa, perché in tutta risposta anche il Bologna va vicino a sbloccare l’impasse: Cambiaghi di testa, da due passi, manda fuori. È la squadra di casa, in effetti, a chiudere cercando il gol vittoria, che arriva all’ultimo, con una mezza rovesciata di Orsolini sul solito pallone dalla fascia mancina, questa volta su rimessa laterale prolungata da Bisseck. Colpaccio del Bologna.

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