Bergessio si ritira: "Continua l'amore per Catania. Se il club lavora così tornerà in A"
“Sono tranquillo e contento. Penso di aver fatto tutto quello che potevo fare, sono orgoglioso della mia carriera. Aver potuto fare quello che volevo per tanti anni è stato davvero importantissimo, adesso ho smesso di giocare da professionista ma con gli amici proseguirò sicuramente (ride, ndr)”. Pochi giorno dopo l'addio al calcio giocato, Gonzalo Bergessio si racconta a Tuttomercatoweb.com, ricordando l'Italia - dove è ancora oggi il miglior marcatore del Catania in Serie A, oltre ad aver vestito anche i colori della Sampdoria - e toccando l'Argentina e i suoi connazionali, da sempre protagonisti nel nostro campionato.
E adesso? Cosa c’è nel suo futuro? Rimarrà nel calcio?
“Mi piacerebbe continuare nel calcio, è la mia vita e la mia passione. Mi sento bene stando vicino al campo, tra qualche anno magari sarò allenatore o direttore sportivo, insomma ciò che serve nel posto in cui mi troverò”.
L’Italia nella sua carriera c’è stata eccome. Basta pensare al Catania.
“Sono molto legato al Catania e al calcio italiano, mi piace molto e continuo a seguirlo. A Catania sono davvero legato, in primis perché ho una bambina catanese, e poi perché lì sono riuscito a fare qualcosa di importante, davvero tanti gol. Poi finisce l’avventura, ma l’amore per la città e per il Catania continua”.
Lo segue ancora? Adesso è in Serie C dopo anni molto bui.
“Certo. L’anno scorso è salito in C, quest’anno è un po’ più dura. Ma la società è seria, se continuano il lavoro che stanno facendo, tra qualche anno magari rivediamo il Catania in Serie A. Ovviamente è difficile, ma se fanno le cose per bene ce la possono fare”.
Poi in Italia c’è stata la Sampdoria. Bei ricordi anche lì.
“Certamente! Quando ho pubblicato il mio messaggio di addio al calcio ho dimenticato di citare la Samp, ma ringrazio tanto la città e la squadra. Perché ci sono stato solo un anno ma mi sono trovato davvero bene, la gente e la tifoseria doriana con me si è comportata molto molto bene. Posso solo ringraziarli”.
Anche la Samp non ha passato periodi facili. Retrocessa l’anno scorso e ora in Serie B. Ma immaginiamo la segua sempre.
“Si certamente, io seguo ancora tutto il calcio italiano perché mi piace molto. L’anno scorso la Samp è retrocessa ma è un grande club, alla fine riuscirà a risalire in Serie A. Magari economicamente non è una buona situazione, ma in campo di vedono altre cose”.
E del campionato attuale che ne pensa?
“L’anno scorso ha fatto un grande campionato il Napoli e ha meritato di vincere. L’Inter per poco non ha vinto la Champions, era chiaro che questo campionato potesse vincerlo tranquillamente. Ancora manca tanto, ma rimane la favorita. Assieme alla Juventus, stanno sempre lassù. Secondo me è un calcio bellissimo, per nessuna squadra è facile vincere. Ma come forza penso che l’Inter sia uno scalino più avanti rispetto alle altre”.
Inter trascinata da Lautaro, suo connazionale. Il rinnovo con l'Inter però non è ancora arrivato.
“Il Toro è cresciuto tanto, arrivò in Italia da ragazzino e ha risposto a suon di gol. Poi è andato alla grande anche in Nazionale, è un ragazzo che vale tanto. Il rinnovo per lui è giusto, ma non so che cosa voglia fare. Sicuramente è tra i migliori attaccanti al mondo”.
Lautaro che ha vinto il Mondiale. Come vede il futuro dell’Albiceleste ora che ha vinto tutto?
“La Nazionale è molto importante per il popolo argentino perché si soffre tanto, non è uno dei migliori momenti del Paese e il calcio qui vale tantissimo. Il futuro lo vedo bene ma bisogna godersi questa fase. Sta arrivando un momento di ricambio, da Messi a tutti i più “anziani”, dobbiamo approfittare al meglio di questi ultimi anni loro, poi il ricambio arriverà. Ci sarà da vedere se il ct sarà sempre lo stesso, ma prima dobbiamo goderci questo momento”.
Altro talento emergente in Italia, argentino, è Soulé. Sarà il futuro della Juventus.
“Anche lui è ancora un ragazzo, ma sarà un giocatore importante per la Nazionale in futuro. Il ricambio arriva prima o poi, e lui sarà tra questi. Giocare alla Juventus non è facile ma lui può farlo e lo farà bene, come con l’Argentina. Sono giocatori di un talento che esce poche volte, può fare la differenza anche in grandi squadre”.
Poi c’è Retegui, che però ha scelto la Nazionale Italiana.
“Lui è diverso da quelli di cui abbiamo parlato. Si può trovare bene con l’Italia e l’ha raggiunta prestissimo, ha bisogno di almeno una stagione in Italia sulle spalle. Ma lo vedo come un attaccante fisico che può dare tanto alla Nazionale. Però bisogna vedere come l’allenatore vuole giocare”.
Di Maria ha lasciato la Juventus dopo solo un anno. Poteva godersi l'Italia di più?
“Lui voleva venire via, ha fatto comunque un buon anno alla Juve. Penso che tornerà al Rosario Central, il suo cuore è lì”.
Di Scaloni che ne pensa, ora che ha vinto tutto quali stimoli può avere?
“Ha detto che continuerà e noi siamo contenti, col suo staff ha fatto qualcosa che non aveva fatto nessuno. Poi ha un gruppo umile a cui tutti vogliono bene. Spero che l’Argentina prosegua con persone come lui, non so chi ci sarà in futuro ma servono persone così che mi piacciono tanto”.
A Catania tra i tanti argentini c'era il Papu Gomez, ora a Monza ma momentaneamente fermo.
“Quasi tutti purtroppo abbiamo smesso. Ma il Papu spero superi il prima possibile questo problema e torni a giocare. È più giovane di noi, ha vinto tutto e quindi è tranquillo. Ma il calcio non smette mai di regalare emozioni e spero per lui che sarà così”.
Infine Muriel. Avete condiviso lo spogliatoio a Genova. Ha appena lasciato la Serie A per la MLS.
“Luis ha fatto tanti gol eh, non è che ha fatto male. A volte lo paragonano a Ronaldo ed un confronto difficile, ma lui ha dimostrato di essere un grandissimo giocatore anche con la Nazionale Colombiana. Direi che continua a farlo bene”.