Baroni: "Voglio una Lazio offensiva. Dele-Bashiru e Tchaouna devono lavorare meglio"
Dopo l’amichevole di questa sera contro il Frosinone vinta 2-0 è intervenuto ai canali ufficiali biancocelesti il tecnico della Lazio, Marco Baroni. Queste le sue parole: "Stiamo lavorando duro, la squadra è molto partecipe. Oggi abbiamo fatto un buon test, abbiamo giocato contro una buona squadra facendo i primi trenta minuti molto bene. Poi è chiaro che volevo vedere anche alcuni ragazzi che hanno giocato meno, qualcuno mi ha dato buone risposte mentre altri devono ancora lavorare. Ho visto però i presupposti giusti e questa è la cosa più importante. Dele-Bashiru e Tchaouna devono lavorare meglio per venire a prendere il pallone tra le linee, ma la squadra ha aggredito bene e questi test ci fanno bene”.
Il quartetto offensivo visto a inizio ripresa si potrà vedere con continuità?
“Dipende tanto da loro, dobbiamo trovare gli equilibri e per questo bisogna correre tanto. A me piace avere una squadra offensiva, il mio primo pensiero è sempre fare gol. Avere giocatori con velocità e qualità è sempre un bene, poi però bisogna trovare gli equilibri e lo faremo con il lavoro. Ho visto la ricerca di alcune cose interessanti su cui stiamo lavorando e questo è positivo”
Quanto è importante avere a disposizione un giocatore come Vecino?
“Io sono contento perché qui ci sono ragazzi che hanno qualità e valori professionali oltre che umani. Vecino è uno di questi, abbiamo tante partite e ci sarà bisogno di tutti. La squadra sta lavorando duramente, ci sono temperature proibitive ma c’è voglia di sacrificarsi. Dico sempre che si gioca come ci si allena e questo è importante”.
Che sensazioni ha avuto sentendo i cori della curva nei suoi confronti?
“Io sono contentissimo, in questo momento la mia attenzione è rivolta a dare tutto per questa squadra, questa società e questi tifosi. Attraverso il lavoro del gruppo aumenta la nostra responsabilità, sono contento perché si parte sempre dai tifosi e dobbiamo essere noi con i nostri atteggiamenti a coinvolgere i nostri tifosi”.
È mancata lucidità sotto porta anche per i pochi minuti giocati nelle ultime amichevoli da alcuni giocatori?
“Abbiamo avuto 4-5 situazioni presentandoci davanti al portiere e ci voleva più precisione. È mancato il colpo ma sapevo che potevamo rischiare qualcosa, ma i ragazzi possono crescere solo giocando. Abbiamo ancora due partite prima dell’inizio del campionato, oggi hanno giocato ragazzi che non hanno tanti allenamenti nelle gambe specialmente davanti. C’è stata però la ricerca di situazioni su cui lavoriamo, la palla tra le linee e la mobilità offensiva. Dobbiamo migliorarla ma devo fare giocare questi ragazzi perché devono crescere”.
Il minutaggio di alcuni giocatori è stato condizionato dal nervosismo di fine primo tempo?
“Tra primo e secondo tempo ho pensato di cambiare, anche se siamo stati provocati con due interventi molto pericolosi. Non ho voluto mettere ragazzi che potevano subire qualche altro fallo, c’era poi da fare del minutaggio. Magari qualcuno avrebbe fatto altri 15-20 minuti ma ho preferito fare questa scelta”.