Al "Ferraris" fa festa l'Hellas: Tchatchoua e un rigore di Tengstedt stendono 2-0 il Genoa
Verona corsaro al "Ferraris". Una prestazione gagliarda degli uomini di Paolo Zanetti che hanno espugnato il campo del Genoa imponendosi per 2-0 grazie ai gol realizzati da Tchatchoua e da Tengstedt su calcio di rigore.
Le scelte dei due tecnici
Mister Alberto Gilardino conferma l’undici della vigilia con Vogliacco al posto di Bani e De Winter che trasla al centro. Vasquez completa il pacchetto arretrato a protezione della porta di Gollini. Sulle corsie spazio a Sabelli e Martin con Messias, Badelj e Frendrup in mezzo al campo. In attacco giocano Vitinha e Pinamonti. Risponde Paolo Zanetti con Tengstedt al centro dell'attacco supportato da Suslov e Harroui. A centrocampo giocano Belahyane e Duda con Tchatchoua e Lazovic sulle fasce laterali. In difesa davanti a Montipò una linea a tre con Frese, Dawidowicz e Coppola.
Poche occasioni e zero gol
Partita condizionata dal grande caldo che avvolge la città di Genova in questo primo giorno di settembre. La prima azione pericolosa arriva al quarto d’ora quando Vitinha serve l’accorrente Martin sulla fascia sinistra. Il suo passaggio a rimorchio viene raccolto da Messias, murato dalla difesa veronese. Poi lo stesso portoghese calcia sul fondo. L’occasione più clamorosa per i padroni di casa viene confezionata da due difensori: Vasquez recupera palla sulla trequarti, lancia in campo aperto Sabelli che gli restituisce il pallone ma il messicano, da ottima posizione, pizzica la traversa. Poco dopo la mezz’ora la squadra di Paolo Zanetti va vicina al vantaggio con una bella azione di Harroui che supera Badelj e conclude di prima intenzione ma Gollini non si fa sorprendere e respinge. Nel recupero rischia Harroui per un intervento col piede a martello su Vogliacco ma per Ayroldi é solo giallo .
Uno-due Hellas
La ripresa si apre con una conclusione di Lazovic che termina sul fondo e con un’azione in solitaria di Messias che si invola verso Montipò ma il suo diagonale si perde a lato di un soffio. Gol sbagliato, gol subito: la legge del calcio non tradisce mai e un cross di Lazovic smanacciato non bene da Gollini termina sui piedi di Tchatchoua che calcia a botta sicura portando in vantaggio il Verona. Il raddoppio scaligero arriva pochi istanti più tardi con un rigore causato da Thorsby dopo un cross di Dawidowicz. Per Ayroldi non ci sono dubbi e dal dischetto si presenta Tengstedt che non sbaglia. Il Grifone avrebbe l'occasione per tornare subito in partita con Messias ma ancora una volta il suo diagonale si spegne sul fondo. Gilardino cambia le carte sbilanciando la sua squadra ed esponendola inevitabilmente alle ripartenze firmate da Tchatchoua sulla destra: il suo cross alla mezz'ora è per Lazovic che colpisce di testa da ottima posizione mettendo però a lato.