Al centro del progetto Torino di Vanoli: così Lazaro è diventato imprescindibile
A volte ritornano. E lo fanno col botto. E' la storia di Valentino Lazaro che un tempo era uno straordinario wonder boy, figlio del Salisburgo versione Red Bull ante litteram, che poi non ha mantenuto premesse e promesse da enfant prodige. All'Herta Berlino grandi cose, poi l'amore con l'Inter non sboccia e inizia la ricerca di radici che non riesce a piantare tra Newcastle, Borussia Monchengladbach, Benfica e poi proprio Torino. Anche qui, alti e bassi, poi l'arrivo di Paolo Vanoli. E la vita che cambia.
L'imprescindibile Lazaro
Si è alzato e ha iniziato a correre, Lazaro. Sempre, comunque, senza sosta. E' l'imprescindibile del nuovo tecnico del Torino: sempre in campo in Serie A in otto partite, quattro per novanta minuti, una per ottantotto, una per ottantatre, una per sessantatre, una per sessantadue. Dei giocatori di movimento, è il più schierato dall'inizio e con quelli contro Milan, Hellas Verona e l'ultimo contro il Cagliari, è già a quota tre assist. E poi la Coppa Italia: due partite giocate entrambe per intero. Numeri che confermano la tesi.
Nuova vita da leader
Il minutaggio, gli assist, anche i giudizi. "Sale a quota tre assist in questo campionato, ed è appena cominciato. Il laterale ex Inter disegna dalla bandierina per il colpo di testa vincente di Sanabria sul finire di primo tempo. Sempre velenosi i suoi traversoni", l'ultima pagelle di Tuttomercatoweb.com sul giocatore. Lazaro si sta imponendo, gara dopo gara, come uno dei perni del progetto granata. Un colpo 'silenzioso' che si sta dimostrando una garanzia per Vanoli.