Messi campione del Mondo e di umanità: la commovente storia del laccio rosso
Non soltanto campione del Mondo con la sua Argentina: il fenomeno Lionel Messi sa essere un numero uno anche sul versante dell'umanità e dei sentimenti. Lo racconta bene la storia del laccio rosso regalato alla Pulce da un giornalista argentino, Rama Pantarotto, nel 2018 dopo il pareggio inaugurale della Seleccion nella fase a gironi contro l'Islanda. "Mia mamma ti ama più di me, ti porgo il suo laccio rosso come segno di buona fortuna. Se lo vuoi, te lo do", disse l'inviato a Russia 2018 al campione che aveva appena sbagliato un rigore, il quale non solo ha accettato ma da quel momento non se l'è più tolto, mostrandola anche dopo il match contro la Nigeria allo stesso giornalista, che subito palesò l'emozione.
Rito propiziatorio, per sé e per gli amici
Chissà come deve essersi sentito quando lo ha visto in ogni immagine dei festeggiamenti dell'Argentina in cui si vedeva Messi con le caviglie scoperte e con quel laccetto. Non solo, perché negli anni Messi ha donato 35 copie, richieste alla madre di Pantarotto, a vari compagni di squadra: da Coutinho, per propiziarne l'esplosione, fino a De Paul, Lautaro e al "Dibu" Martinez, eroe dei rigori e dotato di laccio rosso al braccio anche nel tanto contestato momento dell'esultanza fuori dalle righe al momento della premiazione come Miglior Portiere del torneo. Quattro anni dopo, la sorte ha compiuto il proprio corso, forse anche grazie all'elemento propiziatorio regalato a Messi da una sua ammiratrice di vecchia data.