Conte rompe il silenzio e parla del futuro. Per il Telegraph ha rifiutato Italia e Napoli
Antonio Conte rompe il silenzio. Intervistato da The Telegraph, il tecnico attualmente svincolato si è raccontato a 360° dopo l'addio al Tottenham, parlando ovviamente anche del suo possibile ritorno in pista: "Io devo vincere. Diversamente, gli altri stanno aspettando di celebrare il mio fallimento. È questa la verità. Mi sono preso questo tempo per me, per la mia famiglia e per stare con i miei genitori. Mio padre mi spinge a tornare rapidamente, ma è importante ricaricarsi, fisicamente e mentalmente. Ora il mio unico problema è che ho troppa energia e sto infastidendo mia moglie! Per me ora è impossibile lavorare per una squadra che aspira solo a dare spettacolo, perché l’aspettativa nei miei confronti è esclusivamente legata alla vittoria. Amo il mio passato, ma allo stesso tempo l’aspettativa che implica è sempre molto alta. E se non vinci, hai fallito. L’opzione ideale è far divertire la gente e vincere".
Il sogno di Conte
Sul suo sogno ancora nel cassetto l'allenatore pugliese ha dichiarato: "Onestamente un sogno ce l’ho: un giorno mi piacerebbe sollevare la Champions League anche da allenatore. So che è molto difficile, la gente pensa che sia semplice, ma devi trovarti nel club giusto, un club che corrisponda alle tue ambizioni, un club pronto a fare l'ultimo passo per vincere la Champions. Basta vedere il Manchester City, quanto ci ha messo a costruire quel successo. Sette anni, no? Vorrei regalare questa gioia a mio padre. Mi ha detto ‘Vorrei vederti sollevare la Champions League’. Non è semplice, ma tutti hanno diritto ad avere un sogno".
Quanti "no" nei mesi scorsi
Il tabloid specifica che in questi mesi Conte ha rifiutato tante offerte: la prima è stata la panchina della Nazionale dopo le dimissioni di Roberto Mancini, poi diversi club europei (tra cui il Napoli) e anche arabi. Nello specifico, il Telegraph dice che ad agosto Conte non è voluto entrare in un duello con Spalletti e quindi ha fatto un passo indietro.