Baroni ritrova la vittoria con le sue idee: la Lazio già gli somiglia. "Ma serve equilibrio"
Una giornata da ex. Che vincente, nel suo ciclo, lo era quando la sua panchina era colorata di gialloblù e lo è rimasto, ci è tornato, anche all'inizio del nuovo ciclo, quello in cui la panchina è biancoceleste e la sfida è ancora più grande. Marco Baroni, dopo una sconfitta cocente, poi il pari col Milan, che sembravano averne frenato il processo di crescita, contro la sua ex squadra riconferma le sue idee, a cominciare dalle scelte di formazione, e così ritrova il successo: Lazio-Hellas Verona finisce 2-1, con un botta e risposta immediato e poi una prestazione di carattere di Zaccagni e compagni, con due assist del leader tecnico, un gol del nuovo trascinatore Dia e un altro del sempre più bomber Taty, quel Castellanos che poi si ferma anche per un fastidio muscolare.
La scelta di Baroni, ma "serve equilibrio"
Dia-Castellanos, come contro il Milan. Con la scelta del doppio attaccante - illuminazione di Baroni, chiaro - che si rivela di nuovo decisiva. E di punti stavolta ne porta tre, che si aggiungono ai quattro precedenti e fanno sette, meno tre dalla vetta e nel gruppone della parte sinistra. La difesa, certo, è non è ancora arcigna. In quello no, somiglia poco a Baroni. Che infatti predica equilibrio in conferenza analizzando la gara col Verona: "Ho chiesto ai ragazzi una partita di voglia con una ricerca costante del gol. Nel primo tempo abbiamo perso qualche volta equilibrio ma ci sta, specialmente con squadre che si abbassano come il Verona e che non ti danno riferimenti con i due trequartisti. Abbiamo perso qualche palla centrale che potevamo risparmiarci, ma abbiamo fatto bene".