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Bogdani: "L'Albania non è così distante dall'Italia. Chi ci sottovaluta avrà problemi"

Bogdani: "L'Albania non è così distante dall'Italia. Chi ci sottovaluta avrà problemi"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
giovedì 13 giugno 2024, 09:00Euro 2024
di Raimondo De Magistris
fonte Dal nostro inviato a Iserlohn, Germania
Erjon Bogdani, ex attaccante, è il miglior marcatore della storia della nazionale albanese con 18 gol

Erjon Bogdani, chi di questa Nazionale può battere il tuo record?
"Oggi c'è Armando Broja, il prototipo dell'attaccante moderno. Giovane, ma già con tanta esperienza. Ha giocato nel Chelsea, in Olanda col Vitesse, ha accumulato esperienza in Premier League. E' molto bravo".

Però il tuo record è sempre lì, da undici anni
"Gli attaccanti arrivati dopo di me non hanno giocato con la stessa continuità. Siamo una Nazionale in crescita e questo ci porta ad alzare l'asticella, a confrontarci contro squadre sempre più forti: la conseguenza è che spesso il gioco lo subisci e gli attaccanti hanno più difficoltà".

Cosa manca a Broja per imporsi ad alti livelli?
"La continuità. E' stato frenato da qualche infortunio di troppo però ha tutto il tempo per recuperare: protegge bene la palla, nell'uno contro uno ha forza e dribbling, è un giocatore potente".

Come l'Albania si sta preparando alla partita contro l'Italia?
"E' una gara speciale per tutto il paese, io stesso sarò a Dortmund per fare il tifo per la mia Nazionale. Sono in Italia da 24 anni, mia moglie e i miei figli sono italiani e conoscono poco dell'Albania. Fossi rimasto a casa mi sarei trovato tra tifosi italiani, praticamente un intruso (sorride, ndr). Tra queste due Nazioni c'è un legame profondo, in Albania non siamo più quelli degli anni '90 ma quando ci siamo ritrovati in difficoltà l'Italia ci ha sempre aiutato. Ora però anche noi li stiamo aiutando, in Albania col passare degli anni ci sono sempre più italiani".

Perché l'Albania può farcela?
"Perché con Sylvynho è cresciuta tantissimo, abbiamo battuto Polonia e Repubblica Ceca per qualificarci. E' una squadra molto compatta e lui è stato bravo a tenere alta l'asticella: chi entra dalla panchina ha voglia di dimostrare, di fare. Difendono tutti, ci sono giocatori di fantasia che calciano bene anche da lontano. E' una squadra completa e quando scendono in campo lo vedi che giocano al massimo".

Tra questi c'è Asani che arriva dalla Corea del Sud
"E' in fiducia, ultimamente con l'Albania gli riesce tutto. E' un giocatore molto rapido, ha un buonissimo tiro. Lo conosco bene, prima giocava nel Partizani Tirana con cui ha vinto il campionato".

Siete etichettati come la cenerentola del girone
"E' un girone molto complicato, ma più equilibrato di quel che si possa pensare. Chi non capisce tanto di calcio mette l'Albania all'ultimo posto ma se le altre ci sottovalutano si troveranno in difficoltà. Questa squadra non ha nulla da perdere, ma non vuol dire che scenderà in campo all'arma bianca".

Chi sono i leader?
"Djimsiti, Hysaj e i portieri sono i giocatori con maggiore esperienza. Ma occhio ai centrocampisti: Asslani, Ramadani e Bajrami sono grandi palleggiatori. Questa è una squadra che sa gestire il possesso palla e anche soffrire".

Che momento sta vivendo oggi la Nazionale albanese?
"Ottimo. Sono migliorate le strutture, è una nazionale che anche contro le squadre forti lascia il segno. Sono molto positivo per la prima gara contro l'Italia, anche come valori siamo vicini".

Prima hai detto che a Dortmund ci sarai
"Anche grazie alla Federazione, ci hanno chiamato e ci sarà un charter che partirà da Tirana grazie alla loro organizzazione con tanti ex giocatori che andranno lì a dare sostegno a questa squadra".

Parlerete agli attuali giocatori prima della partita?
"Magari sì, vedremo. Sicuramente manderò qualche messaggio a Djimsiti e Berisha, giocatori esperti che conosco bene. Siamo tutti con loro".

Potete passare il turno?
"Bisogna tenere i piedi per terra. Io parlo bene dell'Albania non perché sono un tifoso ma perché lo dicono i fatti. E' però un girone molto duro: secondo me siamo vicini all'Italia come valori ma non dimentichiamoci che l'Italia è l'Italia, ha vinto l'ultimo Europeo. Dobbiamo essere consapevoli di essere in un gruppo di ferro, ma magari passiamo come terzi".

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