Real, Courtois: "Situazione non così grave. Dopo il ko col Lille importante battere il Borussia"

Ancora una volta il Borussia Dortmund intralcia la strada per la Champions League. Insieme a Carlo Ancelotti, il portiere del Real Madrid Thibaut Courtois ha preso parte alla conferenza stampa di vigilia per il match previsto domani al Santiago Bernabeu.

Le 246 partite con il Real Madrid: "Sono molto contento, felice di aver giocato l'altro giorno. Essere una squadra, sacrificarsi l'uno per l'altro e dare tutto. Dopo la sconfitta con il Lille, è importante battere il Borussia".

Il pensiero dei rivali sul suo conto: "Ho una grande amicizia con Borja. In molti incontri nel corso degli anni mi ha detto che durante le partite. Anche l'altro giorno. Io cerco di fare il mio lavoro per aiutare la squadra".

Meglio avere un aspetto fisico impeccabile o è questione di atteggiamento: "L'atteggiamento di tutti è sempre il massimo, cerchiamo sempre di difendere gli undici. A volte è una questione di comunicazione, quando premere e come, e dobbiamo farlo tutti e undici insieme. Oggi molte squadre possono darti degli anni. L'altro giorno ci sono state cose che non abbiamo fatto bene. Fisicamente per alcuni di loro non è facile dopo una stagione così lunga in cui non hanno quasi mai riposato. Ci arriveremo. È importante vincere queste partite per arrivare bene alla fine della stagione".

Sulle parole di Simeone riguardo al sanzionare chi provoca: "Rispetto la sua opinione, ma non la condivido. Abbiamo un'idea diversa di cosa sia la provocazione. Non voglio fare altri commenti su questo".

Possibili rinforzi per la squadra nel mercato invernale: "Ho fiducia nella squadra, nei giocatori che abbiamo. Poi la società deciderà se servono o meno i rinforzi. Noi giocatori non siamo coinvolti in questo".

Delusione del caso Metropolitano e del lancio di oggetti al suo indirizzo: "Non ho intenzione di commentare ulteriormente questo argomento. Sono concentrato sulla partita contro il Dortmund".

Sugli ultras e il posto assegnato negli stadi: "L'importante è che non ci sia violenza. Ho vissuto molte situazioni del genere in Belgio. Chi fa il tifo per la propria squadra e crea un po' di rivalità, non mi crea problemi, mi piace, mi dà più adrenalina e più voglia di fare. Ma tutto deve essere fatto nel rispetto di chi sta giocando e non ci può essere violenza. A volte c'è un po' di gioco tra un giocatore e un tifoso, è normale. Non ho alcun problema se mi fanno i cori. Se non c'è violenza, non vedo alcun problema. Dobbiamo eliminare chi vuole fare del male".

Sulla preparazione mano a mano: "Non voglio nemmeno svelare i miei segreti. È una tecnica che cerco di mettere in atto: mi faccio più grande possibile, gioco con i tempi, indovino cosa pensa l'attaccante... Sono alto due metri, quindi se mi lancio con le braccia e le gambe aperte non c'è molto spazio".

Su cosa manchi al Real Madrid adesso: "C'è un cambiamento, alcuni giocatori se ne sono andati e a volte è un po' difficile adattarsi. Non è qualcosa che si crea in un mese o due. La situazione migliorerà. Non è così grave come si vuol far credere. Ne abbiamo parlato, abbiamo cercato di migliorare ed è quello che stiamo cercando di fare".

Il rapporto con Lunin: "Cerco di aiutare anche lui. Lui ti fa migliorare, ti fa capire perché devo giocare. La competizione ti fa sempre migliorare. Cerco anche di aiutare Fran, gli altri portieri che possono arrivare. Capisco che non è facile, ma Lunin è un grande portiere e sono sicuro che continuerà ad aiutarci".