La filosofia di Farioli: "Sono felice sia se vinco 1-0 che 4-3. Rodri? Il migliore in tutto"
A lezione da Francesco Farioli. Bella intervista rilasciata dall'attuale allenatore dell'Ajax ai taccuini del quotidiano spagnolo As: "Uno dei motivi per cui il calcio è cambiato così tanto negli ultimi anni è, ovviamente, legato al numero di persone coinvolte nel gioco e a quante persone lo stanno studiando. L’opportunità e il contributo della tecnologia sono enormi, perché ora è possibile oggettivare alcune idee. A volte hai risposte confermate, a volte hai risposte che dicono che hai sbagliato o che non stai andando nella direzione giusta... Se cambi discorso e invece del calcio metti sul tavolo un altro ambito, è lo stesso. Nuovi strumenti e ciò che gli esseri umani stanno generando e acquisendo fanno muovere le cose. La tecnologia sta cambiando e avrà ogni giorno un impatto sempre maggiore sul calcio".
Siamo di fronte ad un’evoluzione o ad una rivoluzione calcistica?
"Il calcio è ciclico. C'è una frase famosa, vero...? “La storia si ripete.” Penso che anche il calcio attraversi dei cicli. Vorrei usare qualcosa di Hegel, che studio, che è tesi, antitesi e sintesi. Il calcio è un po’ così. La nuova sintesi è la tesi che abbiamo; e la nuova antitesi, la nuova sintesi. Ma c'è qualcosa che rimarrà sempre e un'altra parte che si muoverà costantemente. È come una spirale che cresce e diventa qualcosa di diverso, sempre più grande. Noi allenatori dobbiamo essere molto consapevoli di questi cambiamenti, del fatto che quello che ci porta a certi risultati oggi probabilmente non basterà per ottenere gli stessi domani".
Roberto Martínez ha detto in un'intervista che preferisce vincere 4-3 che 1-0. Sei d'accordo con questa mentalità?
"Sono felice in entrambi i casi (ride). Se vinco 1-0 o vinco 4-3... penso che tutti gli allenatori del mondo vogliano vincere e provino anche a vincere in un certo modo. Cerchiamo di aumentare le possibilità di successo, perché anche poi, dobbiamo essere onesti, ci troviamo di fronte ad avversari che hanno la nostra stessa voglia di vincere e di lavorare come noi".
Su Rodri.
"Si parla del Pallone d'Oro, che è il giocatore che tutti vorrebbero avere perché, se parli del profilo completo, Rodri è il giocatore con la G maiuscola: il migliore con palla, il migliore senza palla, il migliore nei duelli, il migliore fisicamente, il migliore nella comprensione del gioco. Quando hai un centrocampista come lui la tua possibilità di giocare in un certo modo e di essere completo è più alta. Certo non basta, ma non mi sorprende che questo tipo di giocatori stiano ottenendo risultati incredibili".