C'è chi dice no. Guilavogui racconta: "Ho rifiutato offerte da Russia e Arabia"
In mezzo a tanti giocatori che hanno accettato i contratti milionari dei club dell'Arabia Saudita, c'è anche chi dice no. È il caso di Josuha Guilavogui: svincolatosi lo scorso 30 giugno dopo la fine del contratto con il Wolfsburg, il 32enne si allena da solo a Tolone. Il nazionale francese (sette presenze con i Bleus) ha dichiarato a Var-Matin di aver rifiutato proposte allettanti perché vuole prendere la decisione migliore: "Il Wolfsburg mi aveva offerto due anni di contratto, il presidente voleva che restassi e che finissi la mia carriera in Germania. La decisione non è stata facile ma sentivo che ero passato indietro nelle gerarchie e non sono un giocatore che resta solo per prendere lo stipendio".
"Non sono un fan di America, Australia e Medio Oriente", precisa l'ex giocatore del Saint-Etienne. "E poi c'è il problema dei diritti umani. Il Paese sta provando ad aprirsi e penso che abbia bisogno del calcio, quello che riunisce i giovani, indipendentemente dal colore, dalla religione o dal ceto sociale. I sauditi lo hanno capito, adesso non prendono solo giocatori musulmani. Ne avevo discusso con Gomis, cattolico come me e che era diventato un idolo. Il calcio occupa un posto speciale"..
Proposte da Arabia e Russia
"Non mi vedevo in un Paese in guerra, e tra il contesto politico e il fatto che ho una fondazione umanitaria in Guinea c'erano delle contraddizioni. Le offerte che ho avuto dall'Arabia Saudita invece sono arrivate da club nel deserto. Io ho bisogno di essere in una città per mettere i miei figli in una scuola internazionale. La Ligue 1? Dopo l'esperienza con il Bordeaux, faccio fatica a immaginarmi in un altro club francese".