Araujo risponde a Gundogan: "Non dirò cosa penso, ho dei valori che vanno rispettati"
Ronald Araujo è finito nel mirino della critica per l'espulsione che ha condannato il Barcellona nel ritorno dei quarti di Champions contro il PSG. Un fallo quasi inevitabile, su Barcola, che è stato però criticato da Ilkay Gundogan: "Preferisco tenere per me quello che penso delle dichiarazioni di Gündogan. Ho dei codici e dei valori che vanno rispettati".
L'eliminazione: "Sono triste per l'eliminazione, come tutti i nostri tifosi. Avevamo la possibilità di qualificarci e c'è tristezza. Il fallo era una giocata da 50 e 50. C'era la possibilità che non sarei stato punito, ma se l'arbitro fischia deve mandarmi via".
Ora il Clasico: "Dobbiamo cambiare mentalità, sappiamo che abbiamo la possibilità di riaprire LaLiga, che è la competizione che ci resta, e domenica daremo il massimo".
Trattative per il rinnovo: "Sta andando bene, il club ha cominciato a dialogare con i miei. Pensiamo a queste partite, a quello che resta e poi si siederanno a fine anno. Si parla sempre del mio futuro e se ne parlerà sempre. Sono molto felice al Barcellona, la mia famiglia è felice. Ogni volta che scendo in campo lo dimostro".
Messaggio per i tifosi: "Ovviamente siamo tutti tristi. Questo è il calcio ma c'è sempre la rivincita e ci riproveremo la prossima stagione. Abbiamo un gruppo giovane, che ci darà tante gioie. Questa generazione vincerà la Champions. Ci riproveremo".
Responsabilità: "Non mi sento responsabile dell'eliminazione. Ovviamente il rosso ha condizionato la partita perché siamo rimasti in dieci, poi ci sono tante altre situazioni".