Venturin: “Toro, adesso conta il risultato”
Giorgio Venturin è stato intervistato in esclusiva per TorinoGranata.it. Venturin attualmente è osservatore della Nazionale Under 21, mentre da calciatore è stato un centrocampista. E’ cresciuto nelle giovanili del Torino dove ha giocato a più riprese dal 1987 all’88, dall’89 al ‘90, dal ‘91 al ‘94 e dal 2000 al 2002. Con lui abbiamo parlato della partita d’andata di questa sera fra la sua ex squadra e lo Shakhtyor Soligorsk valevole per l’approdo agli spareggi per l’Europa League e del mercato dei granata.
Il Torino ha fatto arrabbiare Mazzarri per l'atteggiamento all'inizio del secondo tempo in Ungheria anche se ha vinto senza problemi. Oggi con i bielorussi dello Shakhtyor Soligorsk come vedere la squadra?
“A livello europeo non bisogna mai sottovalutare l'avversario, è una regola non scritta, ma che vale per tutti e in ogni partita, anche in quelle dei turni preliminari poiché è risaputo che i rischi sono dietro l'angolo. Un'altra considerazione da fare è che a inizio stagione tutte le squadre devono essere rodate e, quindi, penso che anche mister Mazzarri sia consapevole che oggi non può chiedere probabilmente il cento per cento ai suoi giocatori, ma l'importante è fare il risultato a prescindere dalla prestazione”.
Che idea si è fatto dei bielorussi?
"Le squadre ex sovietiche sono sempre pericolose. Ci sono sempre dei valori che rendono il turno importante a prescindere che si tratti dei preliminari. Per questo dico che livello di attenzione del Torino dovrà essere massimo".
Qualche infortunato c'è, in difesa mancano Djidji e Lyanco e in attacco Falque, e altri giocatori, come Bonifazi, Rincon e Lukic, non hanno i 90 minuti nelle gambe e poi c'è da capire se giocheranno fin dall'inizio Zaza e Belotti. Qualche incognita di troppo per questa partita?
"A prescindere dalle scelte dell'allenatore, questa è una partita che va affrontata con grande determinazione perché, ripeto, a livello europeo non si scherza anche se probabilmente il nome dell'avversario non è dei più rinomati.
E poi credo che il Torino essendo a inizio stagione non avrà una condizione atletica ottimale avendo iniziato da un mese la preparazione per questo sono del parere che verrà veramente il risultato e se anche la prestazione a volte è importante in questo caso conta di meno perché l'obiettivo è passare il turno, anche perché poi agli spareggi ci sarà il Wolverhampton, la squadra dov'è andato a giocare Cutrone, e lì sicuramente l'asticella in fatto di percolo si alzerà. Comunque un passettino alla volta è grande concentrazione".
Come vede la coppia d'attacco Zaza e Belotti che Mazzarri aveva un bacchettato perché quando verticalizzano la squadra rischia di allungarsi troppo?
“Mazzarri l'ha capito, quindi, troverà sicuramente un'alternativa o comunque delle soluzioni e sicuramente avrà fatto un discorso molto chiaro ai due attaccanti. Penso che Belotti e Zaza se riescono a trovare sincronismi e riescono a giocare insieme credo che siano una coppia d'attacco sulla quale puntare molto. L'anno scorso Zaza ha avuto qualche difficoltà, ma ritengo che sia un giocatore con delle qualità fisiche ottime. L'auspicio è veramente che i due ragazzi riescano a giocare insieme all'interno di un contesto equilibrato ed è chiaro che un po' tutti devono metterci del proprio per far sì che la squadra non si allunghi troppo”.
Per quel che riguarda il mercato soprattutto se il Torino giocherà in Europa, in campionato e in Coppa Italia qualche rinforzo andrà preso, secondo lei di che tipo?
“Assolutamente giocando su tre fronti qualche acquisto andrà fatto. Chiaramente queste sono valutazioni che dovrà fare il presidente insieme all'allenatore al direttore sportivo in modo da capire che tipologia di giocatori servirebbero. Se il Torino andrà avanti in Europa League degli impegni saranno tanti e credo che la rosa vada un pochino ampliata, soprattutto, a livello qualitativo. Forse in questo momento la società aspetta di vedere se la squadra andrà alla fase a gironi dell'Europa League prima di prendere le decisioni definitive sugli acquisti hanno sicuramente anche loro che giocando in tre competizioni servono altri giocatori, mentre in caso contrario, speriamo proprio che non accada, potrebbero anche pensare di intervenire sul mercato poi a gennaio e per la prima parte del campionato andare avanti con questa formazione. Su quale tipologia di giocatori prendere è l'allenatore a dover dare le indicazioni, solo lui sa esattamente che tipo di giocatori gli servono, e poi saranno il presidente e il direttore sportivo a vedere che cosa possono fare".
Cambiando argomento e parlando di lei, fa sempre l’osservatore per la nazionale Under 21?
"Sì, ho rinnovato il contratto con la Federazione e adesso ci sarà il nuovo biennio che parte proprio ai primi di settembre quando si avranno le prime convocazioni della nuova Under 21, quindi dei ragazzi dal 98 in su, e sarò in giro a vedere partite dall'inizio del campionato”.