Schelotto: "Tornerei a piedi all'Atalanta, ma bisogna parlare prima con Gasperini"
Ezequiel Schelotto, esterno del Brighton, è intervenuto ai microfoni di Sei la Dea, trasmissione dedicata al mondo Atalanta: "La situazione in Inghilterra è ancora più problematica. Le uniche cose aperte sono supermercati e farmacie. Dobbiamo essere meno egoisti e pensare a chi soffre tantissimo. Abbiamo creato un fondo per aiutare la sanità pubblica. Speriamo si trovi una soluzione al più presto".
Quale sarà il suo futuro?
"Penso al futuro, ma al momento c’è indecisione. Potrebbero allungarmi il contratto oltre giugno se si ricomincerà a giocare, ma la decisione poi spetterà a me. Vorrei rimanere in Premier League, ma non si sa mai. Vedremo le offerte che arriveranno".
Fu criticato per il suo passaggio dall'Atalanta all'Inter.
"Spesso ci giudicano sul campo e sulla vita che facciamo fuori. Sono io il primo che ho chiesto scusa, ma non posso farlo sempre. Se alcuni portano ancora rancore per il mio passaggio all’Inter io non posso farci nulla. Sono vicino a Bergamo, sono stato male quando è successo tutto questo casino. Sono contento per come sta andando la squadra. Io volevo andare all'Inter, ma credo che tutti mi abbiano giudicato per quello che ho fatto fuori. Ero single, andavo in discoteca come tutti".
Cosa accadde con Colantuono?
"Sono state dette tutte cose brutte per riempire i giornali. I tifosi dell'Atalanta sono sempre vicini alla squadra, io non posso dire niente contro la squadra e la città. Colantuono mi ha protetto, sapeva che non era un momento positivo".
Nel 2011 profetizzò l'Atalanta in Champions.
"Nel 2011 senza penalizzazione saremmo potuti arrivare in Europa. Maxi Moralez era il nostro assist-man, Denis fece 15 gol. Sono contento per quello che ha fatto il presidente, ha tirato su una squadra incredibile".
Come valuta l'Atalanta?
"Gasperini ha lavorato molto, il suo modo di giocare viene utilizzato anche da molte squadre di Premier. L'Atalanta gioca davvero bene. Il Papu già in allenamento faceva cose incredibile, è maturato tantissimo".
Vorrebbe ritornare a Bergamo?
"Io non chiudo le porte a nessuno, non so come mi accoglieranno i tifosi. Sì tornerei a piedi, ma prima bisogna parlare con l'allenatore e con il presidente".