Como, il direttore sportivo Ludi: "Che emozione Gabrielloni. Dele Alli? Prematuro parlarne ma..."
Carlalberto Ludi, direttore sportivo del Como, è stato ospite di Maracanà, nel pomeriggio di TMW Radio.
Il primo gol di Gabrielloni è una grande storia di calcio:
"E' stata un'emozione fantastica. Chi lo vive da sei anni a questa parta sa che è un uomo straodinario, un giocatore intelligente e ogni volta che il livello si alza lui trova il modo per essere funzionale. E poi incarna quello che vogliamo essere. Non è una favola, perché sono qualcosa di incomprensibile, invece lui è uno che lavora tanto e si merita tutto questo. Rimarrà qualcosa d'importante per la sua vita, ma anche per noi. E' stato un gol di tutti noi, è un sogno".
Dele Alli era allo stadio ieri. Interessa davvero?
"In condizioni ideali interessa a chiunque. Abbiamo ottimi rapporti con l'agente, si può creare qualcosa d'interessante ma non possiamo ancora sapere. Deve passare qualche settimana, di conoscenza anche, e poi vedremo la decisione migliore. Una percentuale? E' prematuro. Faremo un periodo di allenamenti e conoscenza reciproca, a Fabregas però piace molto".
Quali sono le ambizioni del Como?
"Per ora salvarci, la classifica parla chiaro. Poi vedremo".
Ma avete un allenatore ambizioso. Oltre Dele Alli, a gennaio si interverrà sul mercato?
"Andremo a lavorare, non a stravolgere. Sarebbe assurdo ripartire da zero. L'ambizione è di tutti, puntiamo alla salvezza perché siamo realisti ma non togliamo nulla alla nostra ambizione".
Dei nuovi innesti chi l'ha sorpresa di più?
"Nico Paz è un talento puro, si mette a disposizione sempre della squadra. Cito Kempf, che ha avuto una capacità di inserirsi fin da subito, è un leader silenzioso e si è integrato in maniera più repentina di quella che ci aspettavamo".
Su Paz si è mosso mai qualcuno?
"No, che io sappia almeno direttamente. Ma non c'è nessuna possibilità che vada via a gennaio".
Più sorpreso dal Como o dalla Roma ieri?
"Speravo di fare una grande gara, avevamo la sensazione che Ranieri stia trovando la chiave ma che non fosse ancora totalmente risolto tutto. Poi speravamo che la partita di coppa avesse portato via qualche energia. Noi dovevamo affrontarla come una finale, anche vista la vittoria del Verona prima di noi".
Quale la migliore qualità di Fabregas?
"E' molto innovativo, moderno come tecnico. Ha un'idea molto chiara del suo gioco, riesce a trasmettere efficacemente il suo messaggio ai calciatori".
Si ispira a un modello preciso il Como?
"No, dobbiamo sviluppare il nostro modello. Vogliamo creare la nostra identità, moderna, che affonda le radici nel nostro passato. Poi ci sono esempi virtuosi come l'Atalanta da seguire, ma vogliamo seguire la nostra strada".