3 marzo 1998, Ronaldo usa Djorkaeff come un muretto. Rivincita contro lo Schalke
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Il 3 marzo del 1998, a San Siro, c'è di scena l'Inter. L'avversario non è banale, perché è lo Schalke04 che un anno prima aveva battuto proprio i nerazzurri nella doppia finale di Coppa UEFA, quando Lehmann diventò pressoché imbattibile, parando qualsiasi cosa gli potesse capitare nello specchio della porta. Trofeo ai tedeschi e delusione per Massimo Moratti, divenuto presidente tre anni prima e ancora a secco di vittorie.
L'anno dopo è una sorta di rivincita. Perché le due squadre si ritrovano ai quarti di finale, con l'andata che è appunto a Milano. Al sedicesimo arriva l'unico squillo di giornata, con Ronaldo che infila lo stesso Lehmann (che poi andrà al Milan). Il gol è poesia: il brasiliano prende la palla sulla trequarti e punta tutta la difesa tedesca, chiede un appoggio a Djorkaeff - usato più o meno come muro - per l'assist più semplice della storia. Scatto sulla sinistra e palla sotto la traversa. Una magia che sembra innaturale per quanto semplice.
Inter-Schalke04 1-0
Marcatore: 16' Ronaldo.
Inter (3-4-1-1)
Pagliuca; Fresi; Colonnese, Galante (10’ Cauet), Sartor; Moriero, Winter, Simeone, J. Zanetti; Djorkaeff (74’ Zamorano); Ronaldo.
A disposizione: Mazzantini, M. Rivas, Zé Elias, Recoba, Kanu.
Allenatore: Luigi Simoni
Schalke 04 (5-3-2)
Lehmann; Latal (85’ Anderbrügge), De Kock, Thon, Linke, Büskens; Van Hoogdalem, Nemec; Wimots; Eijkelkamp (73’ Eigenrauch), Max.
A disposizione: Schober, Kurz, A. Müller, Held, M. Pereira.
Allenatore: Huub Stevens
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