…con Massimiliano Mirabelli
“Sapevamo che sarebbe stato un campionato di transizione. Dovevamo sistemare un po’ i conti. Non eravamo la squadra da battere ma certamente mi aspettavo quattro-cinque punti in più”. Cosi a Tuttomercatoweb il direttore sportivo del Padova, Massimiliano Mirabelli.
Avete cambiato allenatore. Da Caneo a Torrente.
“Eravamo partiti benissimo. Poi c’è stato un calo per tante partite. Abbiamo cercato di resistere, ma serviva cambiare qualcosa. Caneo non ha tutte le colpe, però nel calcio si sa che non si possono cambiare venticinque calciatori”.
Che farete sul mercato a gennaio?
“C’è sempre da migliorare e dobbiamo farlo con intelligenza. Se ci saranno delle occasioni cercheremo di sfruttarle. Ma senza assillo o voli pindarici. Abbiamo una proprietà importante e ambiziosa, per Padova è un lusso. Le idee sono chiare. Il nostro progetto è a lungo termine. Non pensiamo di stravolgere. Se potremo migliorare lo faremo, ma quest’anno abbiamo dei paletti”.
Che mercato si aspetta a gennaio?
“Al di là di qualche operazione sporadica ci saranno molti scambi. E tanta attesa. Non vedo un mercato di gennaio con i famosi botti”.
La vicenda Juve influirà?
“Non credo”.
L’Inter deve ancora rinnovare il contratto a Skriniar. E il PSG ci pensa seriamente.
“Credo che rinnoverà il contratto. Sa bene che gioca in una squadra importante. E l’Inter sa che è un patrimonio. Non può non rinnovare”.
Che Mondiale è stato?
“Un Mondiale strano, ci sono state bellissime sorprese. Prima lo erano Croazia e Belgio, oggi sono formazioni affermate. Marocco e Giappone hanno sorpreso molto. E poi la finale è stata straordinaria, dopo il 2-0 sembrava una partita dall’esito scontato. Ma Mbappé ha riacceso le speranze. Non si è capito fino alla fine chi riuscisse a portarla a casa. È stata una delle finali più belle. Peccato che l’Italia non abbia partecipato”
Il Marocco tra le sorpresa. E lei quando era al Milan aveva individuato Ziyech.
“E non solo: in quel periodo avevamo individuato lui e Ansu Fati che era in scadenza e in quel momento non era nelle grazie del Barcellona. Se fosse rimasta quella proprietà lo avremmo preso”.