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…con Giuseppe Figliomeni

…con Giuseppe FigliomeniTUTTO mercato WEB
© foto di Luca Marchesini/TuttoLegaPro.com
venerdì 6 dicembre 2024, 00:00A tu per tu
di Alessio Alaimo

Giovane direttore sportivo con idee chiare per il futuro. Arrivare in quella Serie A che da calciatore gli è stata scippata per un destino beffardo. Giuseppe Figliomeni oggi è direttore sportivo della Gelbison, studiando per il futuro. “Per me è come andare a scuola. Si fanno le elementari, le medie e poi le superiori. Da calciatore ho cercato di ritagliarmi uno spazio facendo la gavetta, ci vuole anche da dirigente. L’esperienza di Matera e questa alla Gelbison mi stanno aiutando tanto”, spiega Figliomeni a TuttoMercatoWeb.com.

I suoi modelli?
“Apprezzo Daniele Faggiano, come Paolo Cristallini e Pasquale Sensibile. Stimo molto Di Bari e Colucci, persone perbene, pacate. Però Walter Sabatini è il mio modello principale, insieme a Giovanni Sartori: sono coloro che apprezzo principalmente”.

Da calciatore ha sfiorato la A tante volte.
“In B ho vissuto degli anni tra Varese e Latina che abbiamo sfiorato la A, con la Juve Stabia eravamo quarti nel girone d’andata. Mi sono avvicinato a Mino Raiola, sembrava che dovessi andare al Milan e poi mi sono fatto male e ho avuto qualche infortunio. Mi sono dovuto operare, a che mi voleva il Milan sono passato a fare una carriera in B ma in piazze calde, belle”.

Mino Raiola è stato un pezzo di storia del calcio mondiale.
“Mi rimarrà per sempre un bel ricordo sotto tanti punti di vista. Ha rivoluzionato il mercato. Di lui ho il ricordo di una persona di cuore, fantastica. A livello umano cercava sempre di risolverti il problema. Oggi hanno raccolto la sua eredità professionale Vincenzo Raiola e Sandro Martone che stanno portando avanti con grande merito l’agenzia”.

Quella Serie A che non ha centrato da calciatore proverà a centrarla da dirigente…
“Ricordo un giorno a Crotone Ursino: mi disse ‘prendi foglio e penna’ e mi fece vedere i voli per Milano. Mi voleva l’Inter, Andreolli stava male e cercavano un giovane di prospettiva. Con i nerazzurri andai in panchina in A e ho vinto il campionato Primavera. È stato bello. Tra finali perse in B e opportunità svanite la A l’ho persa più volte. E in futuro si, vorrei arrivare in Serie A da direttore sportivo”.

Scudetto: Napoli o Inter?
“Sarà una lotta avvincente fino alla fine. Sono squadre che giocano bene non mollano. Vedo tanto equilibrio”.

E la B?
“Qualche sorpresa ci può stare. Vedo lo Spezia che rispetto all’anno scorso è tutt’altra musica. Mi auguro che il Catanzaro possa raggiungere i playoff. Ho avuto Stroppa a Foggia: la Cremonese può lottare fino alla fine”.

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